In una diretta Facebook il presidente della Regione difende la scelta di Alberto Samonà alla Cultura. Elogi per Matteo Salvini e per il Carroccio diventato partito nazionale. «Polizia a lavoro per gli insulti ricevuti», dice riferendosi ad alcuni commenti
Musumeci passa all’attacco dopo assessorato alla Lega «Non cambio idea. Il Pd stia zitto. M5s? Perdono voti»
Una nomina che ha suscitato mille polemiche. Non solo perché l’assessorato regionale alla Beni culturali e all’Identità siciliana è finito in mano alla Lega di Matteo Salvini. Ma anche perché l’uomo scelto, il giornalista Alberto Samonà, si porta dietro un passato da convinto militante di destra e l’ombra della vicinanza alla massoneria. Sul punto, in serata è intervenuto il presidente della Regione Nello Musumeci in una diretta Facebook trasmessa dalla pagina ufficiale della Regione siciliana. «Ho firmato il decreto di nomina – dice – Da domani Samonà comincerà a lavorare a tempo pieno in questo nuovo e impegnativo incarico».
Il governatore torna anche sui predecessori di Samonà. Cioè Vittorio Sgarbi e l’archeologo Sebastiano Tusa. «Il mio è un governo politico – dice Musumeci – Samonà è la sintesi della militanza politica e dell’uomo di cultura. Un giornalista attrezzato per portare avanti il programma del presidente della Regione». Musumeci si sofferma sulle roventi polemiche di questi giorni. «Mi chiedevo quale fosse il motivo scatenante di questa protesta nei confronti della Lega – spiega – Da presidente della Regione ho rispetto per tutti gli orientamenti politici che accettano il sistema democratico».
«Le Lega esiste dal 1994. Era una forza politica territoriale che usava luoghi comuni nei confronti del Mezzogiorno, adesso è un partito nazionale e siamo davvero contenti. Alle ultime elezioni europee, Salvini ha avuto 181mila voti e il 22 per cento dei voti in Sicilia e Sardegna». Musumeci elogia l’alleanza del 2017, durante le Regionali. Nella lista in cui c’era anche il partito di Fratelli d’Italia. Per sostenere la scelta di dare una poltrona al Carroccio, il governatore punta il dito nei confronti del Partito democratico e della proposta di mozione di sfiducia. «Proprio loro parlano? Stessero zitti. Hanno cambiato 54 assessori con Rosario Crocetta. Alla Cultura hanno messo come assessore Franco Battiato. Come possono parlare? – continua Musumeci – Io non ho fatto nessun rimpasto, ho solo sostituto Tusa dopo la sua tragica scomparsa. Adesso la giunta è completa, con un passaggio chiaro e trasparente durato cinque ore. Farebbero bene a non toccare questo tasto stonato».
Il Movimento 5 stelle? «Come possono parlare proprio loro contro la Lega? Che hanno governato insieme e sono andati assieme per guidare l’Italia in un momento difficile, facendo scambi di posti e ruoli. Adesso la Lega non serve più? Forse state perdendo voti, sono dei trasformisti. I miei collaboratori mi hanno passato anche commenti preoccupanti apparsi su Facebook. Mi hanno scritto “hai i giorni contati” e “farai la fine del topo“. Tutte frasi rivolte a me. Alcune di queste sono già in mano alla polizia. Chi pensa di potere ottenere risultati si rassegni. Io ascolto tutti ma decido con la mia testa».