L’organizzazione fai-da-te degli imprenditore che riaprono «Avremmo meritato rispetto. Troppi ritardi per le direttive»

«Dopo mesi di chiusura, ci saremmo meritati più rispetto dalle istituzioni di quello che abbiamo ricevuto finora». Il giorno tanto atteso della fase 2b è arrivato. Gli imprenditori delle attività commerciali che da oggi riaprono i locali al pubblico, però, lamentano di essere stati lasciati disorientati fino all’ultimo. Bar, ristoranti, pizzerie, barbieri, estetistifino alla tarda serata di ieri infatti non hanno avuto direttive precise da seguire per la ripartenza con gli ingressi della clientela. Nell’attesa molti si sono organizzati come hanno potuto «seguendo le linee guida del governo che avevamo a disposizione», raccontano a MeridioNews.

«Ieri abbiamo passato tutta la giornata al locale in attesa che arrivassero disposizioni più precise», dice Roberto Nicotra, titolare del Verso Coffice di Catania all’angolo tra via Monserrato e via Renato Imbriani (nella zona di piazza Rosolino Pilo). «Ho stampato dei costosi adesivi calpestabili con le indicazioni da seguire all’interno del locale per il distanziamento», spiega Nicotra. Non solo orme dei piedi attaccate sul pavimento davanti al bancone a un metro e mezzo di distanza uno dall’altro. Anche gli spazi del locale sono stati rivoluzionati: «Ho ridotto i coperti sia all’interno che all’esterno: dentro sono passato da 15 a nove e dei sei tavoli fuori ne sono rimasti solo quattro con due sedie ciascuno». 

Altro aspetto fondamentale è quella della tutela dei dipendenti. Mascherine Ffp2 per i lavoratori, plexiglass alla cassa, gel igienizzante anche per i clienti e «se li trovassimo della dimensione grande, userei anche i guanti che non sono obbligatori», dice Nicotra che per la ripartenza ha potuto riprendere a lavorare solo due dei suoi sei collaboratori e che, al momento, riaprirà il locale solo dalle 7.30 alle 15.30.

Tanti però sono i dubbi di natura organizzativa che restano specialmente per il settore della ristorazione. «Ci sono diversi aspetti che rimangono ancora vacanti – sottolinea a MeridioNews Emanuele Serpa, il proprietario della pizzeria Frumento di Acireale – Come si dovrebbe apparecchiare? Come dobbiamo usare le posate e i bicchieri? Il servizio come deve avvenire? I tavoli come devono essere organizzati? C’è un massimo di posti per tavolo?». Intanto, in attesa che arrivino misure chiare anche Serpa si è organizzato con mascherine per i lavoratori, gel igienizzante all’ingresso e nei bagni, sanificazione dei locali. «In pratica, ci siamo dovuti autoregolare e questa è una questione che, davvero, ha dell’incredibile – lamenta il titolare – Sarebbe stato doveroso avvisarci per tempo sulle direttive precise da seguire».  

La fine del lockdown adesso è ufficiale anche per barbieri e centri estetici. Anche qui la confusione regna sovrana. Tra le disposizioni adottate dal governo regionale c’è per esempio quella che prevede per gli operatori dei centri, durante il servizio, l’utilizzo di mascherine FFP2 e di visiere. Obbligatorie le prenotazioni e il distanziamento sociale. «Oggi apro comunque perché dopo due mesi non è più possibile rimanere fermi. Il tutto nonostante le incertezze – spiega Gaetano Saitta, barbiere e rappresentante dell’associazione Hair Bronte – Potevano predisporre qualcosa per capire come espletare il servizio ma hanno preferito lasciarci fino alla fine abbandonati».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]