Il bluff dei petrolieri americani che volevano il Catania In procura finisce pure un documento d’identità falso

Dal petrolio al rettangolo verde dello stadio Angelo Massimino? A Catania però non ci sarà nessuno sbarco a stelle e strisce. L’ipotesi zio d’America era un clamoroso bluff. Ma non, come si potrebbe pensare, per mancanza di solidità economica. Il problema in questa storia sono stati gli interpreti. Tra documenti falsi e una misteriosa linea telefonica. Tutto comincia mercoledì 6 maggio, quando i legali di Finaria Salvatore Nicolosi e Gaetano Sanfilippo – ricevono una chiamata da Torino: è l’avvocato Alessandro Lombardo, che si presenta come interlocutore di una grande azienda petrolifera statunitense interessata ad acquistare il Catania. Si tratta della Apache corporation, con sede a Houston, in Texas. 

La chiacchierata procede serena e dagli ambienti societari si manifesta un cauto ottimismo. Come prova di buonafede, tre giorni dopo, sabato, arriva la manifestazione d’interesse con allegato un documento: la procura con cui il ceo – una sorta di amministratore delegato – di Apache, John J. Christmann IV affida all’avvocato Lombardo il compito di trattare per suo conto. Il documento viene redatto e firmato dal notaio Walter Zandrini di Lugano. Ma c’è un problema: la firma di Christmann non sembra essere originale. Zandrini è un nome noto. Nel 2014 finisce coinvolto, insieme ad altre persone, in un’inchiesta per delle presunte truffe a livello internazionale. Gli investigatori ricostruiscono una serie di operazioni finanziarie che avrebbe danneggiato colossi come Ubi banca e Jp Morgan

Lombardo, intanto, mercoledì atterra a Catania. L’indomani mattina ha già un appuntamento fissato con gli avvocati di Finaria. Non si sono ancora conosciuti, ma già si parla di cifre: dieci milioni di euro. Poca cosa per una società come la Apache, una salvezza dorata per il Catania (e per Finaria). Alla riunione è presente anche il patron del Catania Nino Pulvirenti. E un personaggio misterioso. Un uomo che fino a quel momento è stato presentato come il referente dell’Apache in Italia: un ennese d’origine, con studio a Roma e che vivrebbe all’estero. Almeno secondo il comunicato stampa dell’avvocato Lombardo. Quando all’incontro gli viene chiesto di mostrare un documento, esibisce la copia della carta d’identità: Stefano Rosini, di Grosseto, nato nel ’67. Ma qualcosa non quadra. Quelle generalità corrispondono a un esponente del Pd toscano, ex consigliere comunale, e allenatore di calcio under 15 nella serie D. E che non somiglia per niente all’uomo seduto all’incontro. Le cose prendono una brutta piega e la vicenda finisce in una segnalazione alla procura. 

«A me sembrava uno scherzo. Io nella vita faccio l’insegnante e stamattina ero a fare didattica a distanza, ma da casa mia – racconta a MeridioNews e UnicaSport il vero Stefano Rosini – Non ho idea di chi possa essere questa persona e sono preoccupato perché va in giro con i miei dati. Certamente questa storia non finisce qui e mi tutelerò». Resta il mistero sulla reale identità di quest’uomo. Di certo c’è che il numero di telefono fornito da Lombardo per contattarlo, seppure anonimamente, risulta intestato a R. L. F., una 21enne che vive a Roma e di famiglia originaria di Piazza Armerina. La Apache, in compenso, esiste. Ma del Calcio Catania forse non conosce nemmeno l’esistenza. «Sicuri che non si tratti di un’altra realtà con lo stesso nome? – rispondono dalla società petrolifera – Noi non abbiamo nessun interesse in Italia».

Aggiornamento del 21 maggio 2020 ore 20.23. Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Paolo M. Cassamagnaghi

Diversamente da quanto riportato, il notaio Walter Zandrini non ha rogato nessuna procura speciale rilasciata da una società americana nei confronti di alcun professionista incaricato di trattare la compravendita della società Calcio Catania S.p.A. Il notaio Zandrini, infatti, non ha contatti né con la società Apache Corporation di Houston né con l’Avv. Alessandro Lombardo, né con la società Calcio Catania S.p.A. A quanto appreso, ignoti hanno utilizzato il suo nome spendendo una procura speciale evidentemente falsificata e difforme dagli atti conservati nello Studio del Notaio. Per questi fatti è stata già depositata denuncia – querela a piena tutela del mio Assistito. Con riferimento all’insinuazione contenuta nel testo pubblicato circa un coivolgimento in passato del notaio Zandrini in truffe internazionali a danno di istituti bancari, Vi esorto ad informare correttamente i Vostri Lettori atteso che il notaio Zandrini è stato mandato assolto dal Tribunale di Milano con la più ampia formula liberatoria e con sentenza passata in giudicato, siccome riconosciuto estraneo ai fatti.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]