L'ex Istituto materno di Palermo, inattivo da 12 anni, si avvia a nuova vita: potrà ospitare fino a sessanta pazienti, con ventiquattro posti riservati a soggetti in condizioni critiche, tra i quali quattordici di terapia intensiva e dieci di sub-intensiva ventilata
Ex Imi, avanzano i lavori verso il nuovo Covid Hospital «Diventerà una realtà sanitaria moderna ed efficiente»
Proseguono i lavori di allestimento del Covid-Hospital presso l’ex Imi di Palermo. A tre settimane dal sopralluogo del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, l’ex Istituto materno infantile sta cambiando volto. La struttura potrà ospitare fino a sessanta pazienti, con ventiquattro posti riservati a soggetti in condizioni critiche, tra i quali quattordici di terapia intensiva e dieci di sub-intensiva ventilata. I restanti saranno destinati a pazienti sintomatici. Sono già stati installati i primi ventilatori e monitor per le terapie intensive. Nei prossimi giorni, verranno montate altre apparecchiature di radiodiagnostica, tra cui una tac.
L’Istituto di via Cardinale Rampolla, inattivo dal 2008, è stato riqualificato in questi ultimi mesi, con una decisa accelerazione nelle ultime settimane, in concomitanza con l’incremento della diffusione del contagio nell’Isola. In una nota la Regione scrive che «L’iniziativa del governo Musumeci – che rientra nel piano approntato dalla Regione per il Covid-19 – una volta cessata la fase di emergenza lascerà alla città di Palermo una realtà sanitaria moderna ed efficiente, importante punto di riferimento per il capoluogo e la sua provincia».
Significativo per la buona riuscita dell’iniziativa è stato, tra gli altri, il contributo della onlus Grimaldi che, attraverso una propria donazione alla Protezione civile regionale, ha permesso di completare l’allestimento. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus sono state tante e a vario titolo le iniziative di solidarietà a sostegno di quanti quotidianamente si trovano a combattere nella prima linea degli ospedali. Tutti i progetti frutto delle donazioni sono stati concertati con le varie Aziende ospedaliere, o con le Asp, e comunque sotto la supervisione della Regione siciliana.