Il 19 dicembre è scaduto il decreto per i pagamenti ad oltre quattrocento lavoratori della low cost etnea, che ha spento i motori ad agosto. Lo ha segnalato ieri la Filt Cgil e nella stessa giornata è arrivata la firma del ministro del lavoro Elsa Fornero. Il personale, che non percepisce alcun trattamento economico da novembre e attende ancora dall'azienda stipendi arretrati e tfr, è pronto a comprare un'intera pagina de La Sicilia per protestare
Wind Jet, rinnovata la cassa integrazione I dipendenti in attesa da quasi due mesi
Dopo quasi due mesi di attesa è arrivato il rinnovo della cassa integrazione per i 433 dipendenti della Wind Jet, che hanno smesso di volare in seguito allo stop della low cost etnea lo scorso agosto. Il decreto di cassa integrazione era scaduto il 19 dicembre e da novembre i lavoratori non percepiscono alcun trattamento economico. A denunciare la situazione, una nota di ieri della Filt Cgil a firma del segretario Carmelo De Caudo, secondo cui il ministro Elsa Fornero non aveva ancora rinnovato il decreto, nonostante si trattasse «di un atto ordinario», non ancora firmato «per un inspiegabile motivo». Nella stessa giornata è arrivata la firma del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Il Dicastero lo ha annunciato in una nota in cui precisa che «il decreto realtivo al periodo 20.12.2012 – 19.06.2013 ha richiesto il tempo necessario per l’istruzione dello stesso e verrà tempestivamente trasmesso all’Inps per le procedure di competenza».
Gli ex lavoratori Wind Jet, che sul mancato rinnovo temevano il peggio e prevedevano possibili ritardi dovuti alle vicine elezioni, possono tirare un sospiro di sollievo. Il ministro ha risposto con la firma alle lettere di sollecito che i sindacati hanno inviato a fine gennaio in seguito alle «molteplici segnalazioni da parte dei propri iscritti», come specificato nella lettera inviata dalla Cgil. In cui si evidenziavano il«mancato pagamento del trattamento dintegrazioni al reddito, o pagamento della sola quota di Cigs senza la quota parte dintegrazione al reddito previsto per il personale dipendente di Wind Jet, dal Fondo speciale del Trasporto aereo istituito presso lInps» e la «mancata erogazione del trattamento di Cigs per il mancato rinnovo del successivo semestre del decreto scaduto il 19.12.2012».
I dipendenti, dal canto loro, si stavano già organizzando a prescindere dalle mosse dei sindacati, di cui spesso hanno denunciato l’atteggiamento «proazienda», organizzando anche una raccolta fondi per comprare una pagina de La Sicilia. Un’intera pagina per far sentire le loro ragioni.
E nonostante la firma sia arrivata, gli argomenti per riempirla non mancano. I dipendenti aspettano ancora di sapere cosa ne sarà della nuova Wind Jet. La data del cinque dicembre 2012 che Antonino Pulvirenti aveva indicato per la sua rinascita è passata da tempo e il termine concesso dal tribunale nell’accoglimento della richiesta di concordato preventivo scade la prima metà di marzo. Se la newco riuscirà a volare di nuovo entro la primavera resta un’incognita. Il personale di volo e di terra è ancora in attesa di ricevere le mensilità arretrate e il tfr. Le hostess, inoltre, hanno scoperto recentemente che l’azienda non ha mai versato la quota per l’iscrizione al loro albo professionale che era stata trattenuta dallo stipendio di marzo. Fino ad agosto hanno quindi volato senza essere in regola. Una scoperta poco piacevole. Non resta che aspettare per vedere se decideranno di comprare lo stesso la pagina sul quotidiano cittadino.