La partita si è chiusa dopo un lungo iter. Protesta dei consiglieri di Sinistra Comune, che hanno lasciato i lavori al momento del voto: «Ci auguriamo che le associazioni di categoria insorgano»
Dehors, finalmente arriva il regolamento comunale In aula fa festa l’opposizione, ok agli emendamenti
Palermo finalmente ha un nuovo regolamento per i Dehors. È arrivato nel pomeriggio il sì da parte del consiglio comunale, che ha approvato il nuovo documento grazie al contributo dell’opposizione, che ha visto passare diversi emendamenti proposti dalle varie aree del fronte che non risponde al sindaco Leoluca Orlando. «Si tratta di un importante passo sul piano dei regolamenti del Comune – dicono lo stesso Orlando e l’assessore Leopoldo Piampiano – uno degli strumenti fondamentali perché un settore economico oggi strategico abbia regole certe. Queste regole saranno il punto di riferimento per tutti coloro che vorranno operare in modo corretto e allo stesso tempo permetteranno di individuare e sanzionare coloro che vogliono fare una concorrenza sleale, aggirando le norme».
«La possibilità di realizzare i Dehors anche al di fuori del centro storico e delle borgate marinare sarà inoltre un modo perché si rafforzi sempre più un tessuto economico-commerciale diffuso in città – concludono – allo stesso tempo alleggerendo la pressione che la movida esercita oggi su alcune ristrette aree del centro». Una certezza delle regole non condivisa tuttavia da Sinistra Comune, che durante le operazioni di voto ha abbandonato l’aula. «Abbiamo lavorato a quel regolamento come e più di altri e ne conosciamo l’importanza – dicono i consiglieri Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno – È intollerabile che nella città in Italia in cui negli ultimi tempi più si parla di sviluppo turistico ci sia la mancanza di regole certe per i cosiddetti dehors. Questo ha discriminato in primo luogo le attività di più recente apertura. Tuttavia la nostra forza politica non ha potuto accettare una formulazione che, sui tre assi principali della città (via Maqueda, via Roma e corso Vittorio Emanuele) e non solo, consegna gli operatori economici ed i residenti ad un regime ancora poco chiaro, che creerà contenziosi e discriminazioni».
«Ci chiediamo – continuano i consiglieri si SC – con questa formulazione come sarà possibile, ad esempio, concedere il suolo pubblico in alcuni luoghi strategici come via Emerico Amari, piazza Marina, Sferracavallo, Mondello. Ci auguriamo che le organizzazioni di categoria insorgano per tutelare gli interessi dei soggetti che vogliono rappresentare.
Tutto ciò con l’obiettivo di usare un regolamento per lanciare un segnale politico alla giunta: una scelta sbagliata ancor più perché trasversale a tutte le forze politiche noi eccettuati. Qualcuno vuole riaprire Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele alle auto? Tutti dicono di no, ma poi molti si comportano come se lo volessero fare».
«Mi dispiace che oggi qualcuno chieda la rivolta delle associazioni di categoria, diffondendo la notizia che questo regolamento penalizzerebbe alcune parti della città diffondendo la notizia che questo regolamento penalizzerebbe alcune parti della città. – replica da par suo Ottavio Zacco, presidente della commissione consiliare per lo Sviluppo – Non è assolutamente vero, in maniera democratica e condivisa si è stabilito di dare alcune regole sulle pedonalizzazione temporanee, evitando che gli imprenditori facciano un investimento a rischio e dando la possibilità all’amministrazione Attiva di regolarizzare in maniera definitiva la pedonalizzazione attraverso gli strumenti di pianificazione così come previsti dalla legge, garantendo comunque il suolo pubblico alle attività che lo hanno ottenuto».
Si canta vittoria, invece, dalle parti della Lega, con Gelarda, Anello e Ficarra che parlano di regolamento al passo con i tempi. «Puntualizziamo che si tratta di una modifica – dicono – con aggiornamenti sostanziali al regolamento del 2014. Lo spirito di questa delibera è il venire incontro alle esigenze dei residenti con quelli degli utenti e delle attività commerciali. I dehors dovranno essere inibiti all’accesso e si dovrà cessare ogni attività di somministrazione alla mezzanotte con la eccezione del venerdì e del sabato e dei prefestivi in inverno, invece all’una, durante la settimana e alle due il sabato e per i prefestivi. Sarà vietato fare qualsiasi tipo di attività musicale. La concessione di suolo pubblico può essere richiesta anche dalle attività commerciali che sono autorizzate in locali seminterrati. Un punto fondamentale rispetto al passato, per il quale la Lega si è battuta fortemente è che adesso c’è la possibilità di estendere i dehors a tutta la città, mentre prima era solo in determinate zone».