«La festa non si può fare, ma era impossibile non farla», così Sara Curcio Raiti della cooperativa Mediblei spiega a MeridioNews come è nato il progetto di questo evento. «Ci saranno tutti i riti collettivi per mantenere e, insieme, andare oltre la tradizione»
Palazzolo, la festa di S. Paolo diventa un viaggio digitale Tra foto, video e racconti, «ognuno col santo tra le mani»
Per la festa di San Paolo apostolo patrono di Palazzolo Acreide il santo, quest’anno, sarà «tra le mani». La sciuta (l’uscita del santo dalla chiesa), la processione del fercolo tra le vie del quartiere medievale di San Paolo, i fuochi d’artificio, le musiche della banda musicale, le urla dei portatori e dei devoti sotto la bara, la degustazione dei prodotti tipici tradizionali. Ci sarà tutto anche se, per le misure previste per il contenimento dell’emergenza sanitaria del coronavirus, l’Arcidiocesi di Siracusa ha sospeso tutte le feste patronali. «La festa non si può fare, ma era impossibile non farla. Così abbiamo pensato a un viaggio virtuale dentro i riti collettivi per andare oltre la festa», racconta a MeridioNews Sara Curcio Raiti, la presidente della cooperativa Mediblei che ha organizzato l’evento Tra le mani il santo.
Una tradizione antica che diventa esperienza moderna. Un tour – organizzato per il pomeriggio del 26 e 27 giugno e per la mattina di giorno 28 – durante il quale si percorre la processione di San Paolo del 29 mattina. «Si parte dalla piazza, come per partecipare alla classica sciuta – spiega Curcio Raiti – lì basterà avere un cellulare, un ipad o qualsiasi dispositivo con un qr code per scaricare tutti i materiali che faranno sentire ogni partecipante protagonista della festa». Fotografie, video e audio evocativi – alcuni dei quali forniti dal comitato organizzatore della festa – di tutto ciò che caratterizza la tradizione legata al santo patrono palazzolese. «Non ci sarà la ressa – dice sorridendo – e nemmeno la lotta per arrivare prima e guadagnarsi il punto strategico per vedere il santo tra migliaia di persone».
Ognuno farà il proprio percorso dietro un santo che non c’è per riscoprire e attualizzare una tradizione millenaria. «È una sfida, il nostro tentativo di permettere a ognuno di andare oltre la festa», afferma la storyteller Sara che da circa un anno a Palazzolo ha dato vita alla cooperativa Mib insieme al fotografo Emanuele Savasta, al musicista Raffaele Gallo e al tour designer Carlo Valvo. Alla fine della processione virtuale, si farà una tappa – quella reale – nella più antica osteria del paese, la trattoria Del Gallo, per una degustazione di prodotti tipici locali. «Quel luogo, che si trova nel cuore del quartiere medievale, è sempre stato testimone della festa – sottolinea Curcio Raiti – È lì che storicamente i portatori del santo in spalla vengono invitati per una sostanziosa colazione che li possa aiutare ad affrontare tutta la processione. Non potevamo non concludere con questa tappa enogastronomica».