Attività illegali sulla pubblica via o in locali di proprietà dell'ente comunale e dell'Istituto autonomo case popolari. I gestori percepivano indebitamente anche il reddito di cittadinanza. È quanto emerso dai controlli dei poliziotti nel quartiere Librino
Sala giochi illegale in un immobile del Comune Un autosalone abusivo era allestito sulla strada
Un autosalone abusivo, sale gioco illegali anche in immobili occupati di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari e del Comune di Catania, persone che indebitamente percepiscono il reddito di cittadinanza. È quanto emerso dai controlli effettuati nei giorni scorsi dal personale del commissariato Librino.
In particolare, nella zona di Zia Lisa di fronte al cimitero, una larga parte della strada era stata occupata illegalmente da due persone per esporre molte auto in vendita. Un vero e proprio autosalone allestito sulla via in modo del tutto abusivo. Una situazione ha creato anche diversi problemi di viabilità ai residenti. I poliziotti hanno, inoltre, accertato che tutte le vetture erano prive di assicurazione. Le macchine – lasciate in
conto vendita – sono state sequestrate e i due gestori dell’attività abusiva sono stati indagati in stato di libertà per il reato di invasione di terreni. Uno di loro, già pluripregiudicato, è accusato anche di truffa aggravata per il sussidio statale della carta Rei.
Al civico numero 5 di viale Moncada è stata scoperta una sala giochi abusiva allestita all’interno di una bottega dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp), occupata illegalmente. La seconda nel giro di pochi giorni nel quartiere. A gestirla sarebbe stato un pregiudicato, figlio di
un detenuto e appartenente a una famiglia mafiosa della zona. L’uomo è accusato di invasione di edificio
pubblico. Inoltre, è stata accertata la mancanza della tabella dei giochi proibiti, un
allaccio diretto alla rete Enel e un indebito percepimento del reddito di cittadinanza. Per questo motivo, l’uomo è indagato anche per i reati di furto di energia elettrica e truffa aggravata. Per lui anche sanzioni amministrative da migliaia di euro per la gestione abusiva di un internet point con svariate postazioni. Nello stesso stabile sono stati accertati altri due allacci diretti alla rete Enel, gli inquilini sono stati indagati. L’immobile è stato sequestrato e verrà restituito all’Iacp.
Un’altra sala giochi abusiva è stata individuata sempre in viale Moncada. Anche in questo caso il gestore, pregiudicato e figlio di un detenuto, aveva occupato illegalmente un immobile, in questo caso di proprietà del
Comune. L’uomo è stato indagato per invasione di edificio pubblico, truffa
aggravata ai danni dello Stato (per avere percepito indebitamente il reddito di cittadinanza) e mancanza della tabella dei giochi proibiti; sul posto è stato
convocato il responsabile del patrimonio pubblico del Comune di Catania al quale è stata
restituita la bottega. Anche il padre del titolare è stato indagato per
truffa aggravata: avrebbe conseguito un’erogazione pubblica non dovuta perché avrebbe omesso di segnalare all’Inps il reddito derivante dall’esercizio commerciale
abusivo.