La Procura di Agrigento ha chiesto di non mandare a processo Luca Casarini e Pietro Marrone, capo missione e comandante della ong italiana Mediterranea. I fatti risalgono allo sbarco a Lampedusa del marzo 2019
Migranti, chiesta archiviazione per attivisti di Mare Jonio «Solo logica perversa ha trasformato il soccorso in reato»
La Procura di Agrigento ha chiesto l’archiviazione per Luca Casarini e Pietro Marrone, capo missione e comandante della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. Sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il mancato rispetto di un ordine dato da una nave militare, in merito allo sbarco a Lampedusa del marzo 2019.
A chiedere che i due attivisti della ong italiana non vadano a processo sono il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e il pubblico ministero Cecilia Baravelli. Nel marzo 2019 il comandante Marrone non aveva obbedito all’alt intimato dal pattugliatore della Guardia di finanza, per spegnere i motori quando la nave ong si trovava di fronte all’isola di Lampedusa. Casarini era stato indagato qualche giorno dopo a seguito di un interrogatorio, durato sette ore, come persona informata sui fatti. Sarà adesso il gip a decidere sulla richiesta della Procura.
Contestualmente la nave Mare Jonio fu sequestrata per poi tornare libera di navigare in mare. Un mese dopo fu la Guardia costiera a intimare alla ong di non salvare migranti fino a quando non venisse adeguata alle normative di settore e certificata per il servizio di salvataggio. «Noi rispondiamo solo alla legge del mare», rispose il capo missione Casarini.
«Solo la logica perversa di qualche politicante – commenta adesso lo stesso Casarini e Marrone – ha trasformato il soccorso in mare in un possibile reato. Ma noi abbiamo sempre creduto che i crimini contro l’umanità li commette chi fa morire in mare o nei lager libici donne, uomini e bambini».