Questa mattina ai Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo, si terrà l'assemblea straordinaria dell'Anci Sicilia, alla presenza del governatore Nello Musumeci. Tante le richieste dei sindaci, ma i soldi in cassa potrebbero non essere sufficienti
Risorse certe, trasporto pubblico locale, disabili Conti in rosso, le richieste dei sindaci alla Regione
Chiedono il mantenimento delle risorse stanziate per il triennio 2020-2022, pari a 340 milioni per la spesa corrente e 115 milioni per investimenti, ma anche certezze sul trasporto pubblico locale, sui servizi ai disabili, sul bonus per i Comuni virtuosi che hanno raggiunto la soglia minima del 65 per cento di raccolta differenziata. Sono i sindaci siciliani, che hanno convocato per questa mattina un’assemblea straordinaria dell’Anci Sicilia, alla quale è stato invitato anche il premier Giuseppe Conte, per fare chiarezza sui tagli al fondo per gli investimenti.
A garantire la propria presenza, è stato il governatore Nello Musumeci, al quale i sindaci chiederanno l’istituzione di un tavolo interistituzionale per trovare soluzioni sostenibili per le amministrazioni locali. Tra gli ospiti d’onore anche padre Antonio Garau, ispiratore del movimento Valigie di cartone, proprio per dare un segnale rispetto a uno dei temi principali attorno a cui verterà l’assemblea straordinaria, che è proprio la desertificazione delle aree interne.
Ma le richieste dei sindaci partiranno comunque dal dato economico, dalla richiesta di mantenimento del fondo per investimenti da 115 milioni, dalla certezza dei tempi dei trasferimenti agli Enti Locali, per evitare che perduri anche in futuro fino a dicembre la condizione di incertezza sulle assegnazioni.
I sindaci chiederanno alla Regione anche l’eliminazione del meccanismo che attualmente prevede l’approvazione di un decreto di riparto provvisorio di risorse destinate ai Comuni. Si tratta in soldoni di un acconto che viene dato agli enti locali – di norma prima della pausa estiva – per arrivare a fine anno al saldo effettivo delle somme destinate alle amministrazioni locali. Si tratta del meccanismo messo in atto anche quest’anno e che si è inceppato nel momento in cui la Regione ha dovuto imporre il blocco della spesa: di fatto, dal fondo di 115 milioni stanziati in finanziaria, soltanto i 49 di acconto sono stati effettivamente erogati.
I sindaci chiederanno anche a Musumeci il reintegro dei tagli sul trasporto pubblico locale, pari a oltre il 22 per cento per dicembre 2019 e al 27 per cento della spesa per il 2020. Ma anche la certezza sulle risorse che verranno stanziate per la compartecipazione della Regione alle rette per il ricovero dei disabili psichici, nonché di cinque milioni di euro già previsti per le comunità alloggio di disabili psichici. E ancora, 11,5 milioni di euro per il ricovero di minori disposto dall’autorità giudiziaria e 5 milioni alle isole minori per le spese di trasporto dei rifiuti via mare. Circa 15 milioni verranno chiesti per le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi per le attività di assistenza agli alunni disabili.
Infine cinque milioni saranno chiesti per i Comuni che nel 2018 hanno superato la soglia del 65 per cento di rifiuti differenziati. Tutte richieste legittime. Ma per le quali è prevedibile che la Regione possa non trovare copertura. Soltanto questa mattina si scoprirà il piano di Musumeci per uscire dall’impasse.