Il tribunale amministrativo di Catania ha disposto «l'illegittimità» nelle operazioni elettorali per le amministrative del 10 giugno 2018 nel Comune aretuseo. Il ricorso era stato presentato dal candidato confitto al ballottaggio Ezechia Paolo Reale
Siracusa, il Tar ha annullato il voto in nove sezioni Sindaco Italia: «Da domani nulla per me cambierà»
Il Tar di Catania ha disposto «l’illegittimità» nelle operazioni elettorali del Comune di Siracusa «disponendone l’annullamento» in nove sezioni (14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123). Per le Amministrative che il 10 giugno del 2018 hanno portato all’elezione del sindaco Francesco Italia, il tribunale amministrativo ha inoltre disposto «l’annullamento dei verbali dell’ufficio elettorale centrale di Siracusa di ammissione al ballottaggio per l’elezione a sindaco dei candidati Italia e Reale, di proclamazione a sindaco del candidato Italia e di proclamazione degli eletti a consiglieri comunali del Comune di Siracusa».
Con questo atto, in pratica, Francesco Italia non è più sindaco di Siracusa. I cittadini che votano nelle nove sezioni interessate, torneranno indietro nel tempo. In particolare, alla data del primo turno delle elezioni comunali e dovranno recarsi di nuovo alle urne per esprimere la propria preferenza per i candidati a sindaco.
Il ricorso era stato presentato da Ezechia Paolo Reale, il candidato dello schieramento del centrodestra che era uscito sconfitto al ballottaggio. Adesso, si tornerà a votare nelle nove sezioni in cui il Tar ha accertato le irregolarità (in realtà, quelle per cui Reale aveva presentato ricorso erano di più, ben 75). Nelle scorse settimane, un altro scossone alla politica di palazzo Vermexio è arrivato quando è decaduto il Consiglio comunale per il voto contrario al bilancio consuntivo del 2018.
«Da domani nulla per me cambierà e nulla sarebbe comunque cambiato – è il commento che ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il sindaco Italia – Continuerò a restare fedele ai valori che danno senso alle mie giornate, a guardare negli occhi i miei familiari e tutti i miei concittadini perché ho fatto del mio meglio e non c’è nulla di cui non sia fiero. Quindi grazie, a tutti – conclude il primo cittadino – anche a chi ha provato, senza successo, a mettere alla prova l’integrità, la gioia di vivere e la fiducia che fanno di me la persona che sono».