Beni confiscati, al Comune andranno 27 appartamenti  Anche questi potrebbero essere destinati ai clochard

Sono 27 gli immobili confiscati alla criminalità organizzata per i quali il Comune di Catania ha avanzato una manifestazione di interesse qualche giorno prima dell’incontro per la conferenza dei servizi che si è svolta in prefettura lo scorso 18 novembre. Dopo il decreto di assegnazione da parte dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati (Anbsc), anche questi entreranno a fare parte del Patrimonio dell’entesi andranno ad aggiungere ai 37 già catalogati

È stato il direttore
ad interim della direzione Patrimonio Maurizio Consoli a proporre alla giunta comunale di deliberare questo atto di indirizzo politico: «A seguito – si legge nel documento pubblicato sul sito del Comune – dell’attività svolta dagli uffici in sinergia con l’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati, sono stati selezionati un certo numero di immobili che si prestano anche alla nuova realtà dell’emergenza abitativa». Dagli uffici, per questo motivo, si è proceduto pure alla verifica dello stato dei beni immobili. Dopo i controlli, dei 38 che erano stati proposti dall’Anbsc il Comune ha fatto richiesta per 27.

Realtà dell’emergenza abitativa che, a dire il vero,
tanto «nuova» non è. Il primo passo in questa direzione era stato fatto dalla ex amministrazione guidata da Enzo Bianco. Dopo le polemiche seguite all’ordinanza anti-bivacco emanata dal sindaco Salvo Pogliese nell’estate 2018, questa era stata una delle soluzioni messe sul campo per trovare delle sistemazioni dignitose per le circa 40 persone che continuano a vivere per le strade di Catania. 

Dei sei appartamenti destinati a diventare case per i senzatetto catanesi, «due sono risultati poi essere, in realtà, delle botteghe quindi non utilizzabili per questo scopo – spiega a MeridioNews l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo – Dei quattro rimasti, due sono stati vandalizzati pochi giorni dopo l’assegnazione. Purtroppo ignoti hanno provocato dei danni che incidono sull’abitabilità degli appartamenti e che adesso, non senza difficoltà, stiamo provvedendo a risistemare. Un terzo – aggiunge l’assessore – è in procinto di essere assegnato perché si stanno ultimando dei lavoretti di piccola manutenzione; sul quarto invece si sta ancora lavorando per renderlo a tutti gli effetti abitabile».

I clochard etnei avrebbero dovuto avere le chiavi di casa già da un po’. Anche perché, in un primo momento, dal Comune questi appartamenti erano stati definiti «in condizioni di piena fruibilità sin da subito». Poco dopo, è stato chiaro che i tempi si sarebbero dilatati e in effetti i ritardi si sono accumulati. Gli immobili erano, in realtà, tutti da ristrutturare, necessitavano del rifacimento degli impianti elettrici e idrici, della sostituzione di molti infissi e anche di una rinfrescata per questioni igienico-sanitarie. Ultimati questi requisiti minimi per rendere gli appartamenti degli alloggi decorosi e vivibili, tutto si era bloccato per via di una voltura. Intanto, è il secondo inverno post ordinanza antibivacco che i senzatetto stanno affrontando al freddo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]