Il centrocampista, autore di un gol in questo campionato in cui finora ha collezionato undici presenze da titolare, aspetta con trepidazione il match casalingo con l'ACR Messina in programma domenica. L'obiettivo è tornare a viaggiare con il ritmo che ha scandito la serie di dieci successi di fila
Palermo, voglia di riscatto dopo le ultime gare Martinelli: «Non vediamo l’ora che si giochi»
Un punto, sul campo dell’ultima in classifica, in due partite. Cosa deve fare il Palermo per invertire il trend e inserire nuovamente la marcia con la quale ha viaggiato nelle prime dieci giornate? La ricetta di un cuoco esperto come Alessandro Martinelli può essere più completa rispetto a quella di compagni di squadra più giovani, giocatori ancora in divenire e alla ricerca della corazza di cui invece è in possesso l’ex centrocampista del Brescia: «E’ un momento che non chiamerei neanche di difficoltà – ha spiegato il ventiseienne centrocampista svizzero durante la conferenza stampa odierna al Pasqualino Stadium di Carini – c’è stata una frenata dopo dieci successi consecutivi e adesso dobbiamo continuare a fare ciò che in allenamento abbiamo sempre fatto. Dobbiamo evitare alcuni errori, migliorare nella lettura di alcune situazioni durante la partita e capire, come avvenuto domenica a Palmi, che anche un punto a volte può andare bene. Volevamo la vittoria e ci dispiace non essere riusciti a conquistare i tre punti ma in determinate circostanze anche un pari può essere positivo».
Il pensiero del numero 6 rosanero rispecchia la filosofia del tecnico Pergolizzi: «Dobbiamo metterci in testa che non abbiamo fatto ancora nulla e che ogni partita è una battaglia. Non vediamo l’ora che arrivi la gara con l’ACR Messina perché potremmo svoltare e perché abbiamo la possibilità di dimostrare che, al di là di chi va in campo, la squadra è in grado di fare la differenza in questa categoria». Nel derby casalingo contro i peloritani mancheranno i due difensori centrali titolari: Lancini, out per squalifica, e Crivello costretto a fermarsi per almeno due settimane a causa di una distrazione muscolare di primo grado al semitendinoso della coscia destra. «Saranno assenze di rilievo – sottolinea Martinelli – ma questo aspetto non ci preoccupa perché chi li sostituirà dimostrerà di essere all’altezza. Non vediamo l’ora che arrivi domenica anche per allontanare alcune critiche. Che partita mi aspetto? Un match importante contro una formazione che all’inizio rientrava nel novero di squadre in lotta assieme a noi per la promozione. Non dobbiamo farci distrarre da ciò che dicono su di noi da Messina ma pensare solo a noi stessi. A titolo personale – ha aggiunto – questa è per me una fase di stallo, ho avuto qualche acciacco e spero che questo periodo passi il più in fretta possibile».
La speranza del centrocampista, autore finora di un gol in questo campionato nel quale ha collezionato al momento undici presenze da titolare, è anche quella che il Palermo riesca a trovare le adeguate contromisure contro avversari che hanno iniziato a studiare bene la compagine di Pergolizzi: «Dobbiamo essere bravi noi a cercare di rimediare sapendo che le altre squadre possono individuare eventuali punti deboli. L’obiettivo è quello di alzare sempre l’asticella e fare in modo che i punti di forza diventino costantemente delle certezze». Traguardo ampiamente alla portata nel contesto di un campionato che, tuttavia, ha dinamiche diverse da quelle presenti in altre categorie: «Non conoscevo molto la serie D nel Meridione e devo dire che questo è un torneo in cui si combatte molto. E a questo proposito ho notato che le partite casalinghe sono totalmente diverse da quelle che abbiamo disputato finora fuori casa: al Barbera, in cui c’è un campo molto bello, è più facile esprimere un calcio tecnico. In trasferta invece, con terreni di gioco più stretti, prevale di solito la componente agonistica».