La misura dà la possibilità a giovani avvocati, ingegneri, architetti di svolgere tirocini pagati (600 euro lordi) grazie ai fondi europei. I primi sono iniziati a fine 2018 ma diversi professionisti lamentano di non avere ancora ricevuto nulla
Tirocini Avviso 20, molti giovani ancora senza un euro «Un bando utile ma la Regione non riesce a gestirlo»
Quando è uscito, è stato un sollievo per tanti giovani professionisti. Avvocati, ingegneri, architetti che iniziano la carriera in studi dove per anni non vedono un euro, avrebbero avuto la possibilità di svolgere dodici mesi di tirocinio a spese della Regione. Seicento euro lordi, pochi ma sicuramente meglio di niente. E invece l’Avviso 20, pubblicato nel 2018, oggi è bersaglio delle lamentele di moltissimi giovani tra i 18 e i 35 anni che hanno aderito, che hanno già svolto più di metà del loro tirocinio, e che non hanno visto un soldo.
Sulla misura la Regione siciliana ha messo 15 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Ammessa la partecipazione sia per tirocini obbligatori che non delle professioni ordinistiche. Le risorse sono state spalmate su tre finestre: le prime due sono state chiuse, pubblicate le graduatorie seppur con estrema lentezza, e i tirocini sono in corso. Per la terza finestra, invece, il termine per l’avvio dei tirocini è slittato al 14 febbrario 2020. «Aspettiamo il via libera della Corte dei Conti», precisano dal dipartimento regionale alle Politiche sociali.
«Abbiamo presentato la domanda a luglio del 2018 per avere dei tirocinanti nella nostra azienda – racconta il titolare di una grande impresa edile del Catanese – per le graduatorie ci sono voluti tempi biblici. Alla fine i tirocini sono partiti a inizio 2019, ma nessuno dei giovani che lavora con noi è stato ancora pagato dalla Regione. In questo periodo gli stiamo venendo incontro in altro modo, ma immagino che in tanti studi, soprattutto di avvocati, non sia così».
La procedura prevede che la Regione rimborsi i tirocinanti a posteriori. La richiesta può essere presentata dopo i primi sei mesi di tirocinio. Ma in molti casi ad allungare i tempi sono state le richieste di integrazione di documenti. «Io – racconta una giovane ingegnera, tirocinante in un’azienda a Catania, prima esperienza di lavoro post laurea – ho presentato la domanda per i rimborsi a luglio, a settembre ho integrato la documentazione richiesta ma ancora non ho ricevuto nessun pagamento. So che anche altri che hanno fatto domanda ad aprile sono nella stessa situazione».
Molti tirocinanti, inoltre, lamentano che la piattaforma informatica su cui caricare i documenti per alcuni giorni è rimasta irraggiungibile. «Problemi legati a Sicilia Digitale (la partecipata della Regione che si occupa dei servizi informatici ndr)», hanno allargato le braccia al dipartimento Politiche sociali, di fronte a chi chiedeva spiegazioni, in ansia per la scadenza del termine previsto.
Dagli uffici della Regione sottolineano come tutti i 15 milioni siano stati impegnati. Ma al momento sarebbero state certificate spese per 600mila euro. «I pagamenti stanno andando avanti quotidianamente», assicurano.
«Questo Avviso è sicuramente uno strumento utile – analizza il titolare dell’impresa – ma quello che emerge è che la Regione non ha la struttura per gestirlo. Per un’impresa non è semplice seguire un bando che viene continuamente ampliato, stravolto, integrato. Teoricamente – conclude – potrei anche partecipare alle successive finestre per avere altri tirocinanti, ma visto come stanno andando le cose non lo farò».