Con un progetto ideato dal presidente della V Circoscrizione Fabio Teresi, in due settimane gli operai del Coime dovrebbero ripristinare il passaggio pedonale attraverso la piazza
Castello della Zisa, partono i lavori di riqualificazione «Abbatteremo i muri che dividono la piazza da anni»
Da 15 anni due muri dividono in due piazza Zisa. Quando i giardini della villa per accedere al Castello della Zisa sono chiusi, un percorso che a norma sarebbe di soli 100 metri diventa di cinque chilometri. Grazie all’impegno della V Circoscrizione e del suo presidente Fabio Teresi, che firma anche il progetto, adesso verranno abbattuti in due settimane dagli operai del Coime per un costo di 35mila euro.
La Zisa riprende così il suo continuo lavoro di riqualificazione con abbattimento delle barriere e in questo caso si mette fine a un intervento peggiorativo che da anni rende scomodo e impraticabile il passaggio dei cittadini della zona, ma anche dei turisti che arrivano nel quartiere, curiosi di ammirare le bellezze storiche e artistiche che la Zisa offre. Il progetto, si diceva è stato pensato da Fabio Teresi: «Finalmente liberiamo i cittadini della Zisa da questo tappo insopportabile. Per fare meno di 100 metri – racconta Fabio Teresi -, si è costretti a fare diversi chilometri, ed è una cosa assurda e ormai inaccettabile. Un problema che riguarda non solo i cittadini ma anche i turisti. Fino a ieri, con i cancelli dei giardini chiusi, non era possibile accedere all’ingresso principale del castello. Dopo anni finalmente renderemo il tutto più semplice riunendo una piazza divisa da tempo. Andiamo avanti consapevoli che opere di questo tipo renderanno la vita agli abitanti più semplice e la vivibilità del nostro quartiere più soddisfacente».
Senza contare che anche i turisti che provengono dalla biglietteria da via Cappuccini, con i giardini che con l’orario invernale chiudono alle 18, non sanno come accedere alla piazza. In programma la realizzazione di adeguate protezioni dei giardini, il ripristino di alcuni edifici che ospitano uffici comunali. «Voglio unire tutti i quartieri in una Palermo bella da vedere e da vivere, senza barriere di alcun genere», conclude Teresi.