Corso Italia, sigaretta provoca incendio Uomo di 46 anni muore per asfissia

E’ stata forse una sigaretta accesa a scatenare l’incendio divampato ieri notte in un appartamento di uno stabile in corso Italia, a Catania. Una dimenticanza o una distrazione per la quale ha perso la vita Ugo Umberto Alfio Paradiso, 46 anni, unico inquilino dell’appartamento. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle tre e mezza, dopo essere stati avvertiti dai vicini di casa dell’uomo. Per lui, però, era troppo tardi.

Paradiso, disoccupato, viveva da solo nell’appartamento al terzo piano. Il suo corpo è stato trovato dai pompieri nella stanza accanto alla camera da letto, da dove invece sarebbe partito l’incendio. «In base alle analogie con le nostre esperienze precedenti, pensiamo che l’incendio possa essere stato causato da una sigaretta accesa», spiegano dal comando dei vigili del fuoco di Catania. Paradiso, però, non sarebbe morto a causa delle fiamme. Il suo corpo è stato ritrovato privo di ustioni. «Forse si è svegliato, ha visto cosa stava succedendo ed è andato nella stanza accanto per aprire le finestre – ricostruiscono i soccorritori – Ma l’inalazione del fumo lo ha stordito». Tanto, troppo fumo, che intanto aveva raggiunto e avvolto anche le scale del palazzo.

Un’imprudenza e un estremo tentativo di far rientrare l’allarme che costano la vita nella maggior parte dei casi. «Quando ci si accorge che è in corso un incendio – ricorda Luigi De Luca, addetto stampa dei vigili del fuoco etnei – bisogna immediatamente uscire e chiamare i soccorsi. Anche se le fiamme sembrano contenute, la maggior parte delle persone muore a causa dell’asfissia provocata dal fumo».

[Foto di Benetusserhoy]


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Ugo Umberto Alfio Paradiso viveva da solo nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo al centro di Catania. E' stata forse una sigaretta dimenticata accesa a far divampare le fiamme nella sua camera da letto. I pompieri, accorsi dopo una telefonata dei vicini, hanno trovato il corpo nella stanza accanto. L'uomo stava forse tentando di aprire le finestre per far uscire il fumo. «E' sbagliato - ricordano i vigili del fuoco - in questi casi bisogna subito uscire»

Ugo Umberto Alfio Paradiso viveva da solo nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo al centro di Catania. E' stata forse una sigaretta dimenticata accesa a far divampare le fiamme nella sua camera da letto. I pompieri, accorsi dopo una telefonata dei vicini, hanno trovato il corpo nella stanza accanto. L'uomo stava forse tentando di aprire le finestre per far uscire il fumo. «E' sbagliato - ricordano i vigili del fuoco - in questi casi bisogna subito uscire»

Ugo Umberto Alfio Paradiso viveva da solo nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo al centro di Catania. E' stata forse una sigaretta dimenticata accesa a far divampare le fiamme nella sua camera da letto. I pompieri, accorsi dopo una telefonata dei vicini, hanno trovato il corpo nella stanza accanto. L'uomo stava forse tentando di aprire le finestre per far uscire il fumo. «E' sbagliato - ricordano i vigili del fuoco - in questi casi bisogna subito uscire»

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