L'ingegnere Antonio Bevilacqua, secondo le indagini della guardia di finanza, svolgeva in regime di assoluta incompatibilità con il ruolo di dipendente pubblico anche altre attività a scopo di lucro. L'assessore regionale, non denunciando l'accaduto, avrebbe contribuito al danno erariale
Danno erariale, in giudizio un professore dell’Unipa Citato anche Lagalla per omessa denuncia del fatto
Svolgeva contemporaneamente la funzione di rappresentante legale di diverse società «con scopo di lucro ed in regime di incompatibilità assoluta con lo status di dipendente pubblico» e l’attività di docente presso l’ateneo di Palermo tra il 2006 e il 2017. Dopo un’indagine della guardia di finanza finisce citato in giudizio dalla Corte dei conti il professore Antonio Bevilacqua, a cui viene contestato un danno all’erario da circa 400mila euro.
E alla sbarra va anche l’assessore regionale Roberto Lagalla, rettore al tempo dei fatti. Per lui l’accusa è quella di omessa denuncia della situazione di incompatibilità di Bevilacqua, che potrebbe avere causato la prescrizione di parte del danno contestato. Nello specifico, il danno erariale contestato a Bevilacqua è di 399.248,68 euro, che fino all’ammontare di 213.320,96 euro viene in via subordinata contestato anche a Lagalla.