Il comando provinciale della guardia di finanza di Palermo continua l’azione di contrasto all’illecito utilizzo dei lavoratori e alle violazioni in materia fiscale che caratterizza numerose attività stagionali sulla costa e nell’entroterra della provincia. In tale ambito, a seguito di mirata attività di intelligence economico-finanziaria, le fiamme gialle di Carini hanno rilevato che alcuni ristoranti, a […]
Carini, trovati 20 lavoratori in nero nei ristoranti
Il comando provinciale della guardia di finanza di Palermo continua l’azione di contrasto all’illecito utilizzo dei lavoratori e alle violazioni in materia fiscale che caratterizza numerose attività stagionali sulla costa e nell’entroterra della provincia. In tale ambito, a seguito di mirata attività di intelligence economico-finanziaria, le fiamme gialle di Carini hanno rilevato che alcuni ristoranti, a fronte della presenza di numeroso personale dipendente, avevano effettuato versamenti di ritenute IRPEF nei confronti dei dipendenti alquanto esigui, facendo presumere il ricorso di manodopera in nero o quantomeno irregolare.
Ipotesi confermata al termine di tre distinti controlli: nel primo caso, a fronte di 8 dipendenti riscontrati all’atto dell’accesso, ne sono stati rilevati 5 impiegati senza alcuna formalizzazione e regolarizzazione del rapporto lavorativo; nella seconda ispezione, a fronte di 13 lavoratori, 7 risultavano in “nero”; nell’ultimo controllo su 10 lavoratori ben 8 sono risultati non regolarmente assunti. Inoltre è stato sanzionato per uno dei tre esercizi commerciali il mancato pagamento del canone Rai. Al termine dell’attività ispettiva, sono state complessivamente comminate ai tre esercizi commerciali sanzioni per 46 mila euro.
Le condotte illecite poste in essere dai datori di lavoro sono sanzionate dalla legge n. 73/2002 che ha istituito la cosiddetta maxi sanzione. La normativa, oggetto di diverse modificazioni apportate anche dal cosiddetti Job Act e ulteriormente inasprita con la Finanziaria 2019, prevede sanzioni graduate su fasce di giornate lavorative svolte senza regolare assunzione che possono arrivare fino ad oltre 43mila euro per ogni dipendente in nero.
(fonte: comando provinciale della guardia di finanza)