Il presidente della Regione ha illustrato gli investimenti affiancato dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. A Catania tre interventi: Sanzio, Narciso e Acicastello. Ad occuparsi delle gare d'appalto potrebbe essere il Comune o l'Urega
Musumeci annuncia tre parcheggi a inizio 2020 Su Salvini: «La granita? A destra parlo con tutti»
«Io sono a dieta e nella granita c’è troppo zucchero», parola del presidente della Regione Nello Musumeci. Una battuta, sulla visita di ieri in Sicilia del ministro dell’interno Matteo Salvini, per concludere l’intervento durante la conferenza stampa sul piano parcheggi varato dal governo regionale. Seduti accanto al governatore, in una sala conferenze del palazzo della Regione a Catania, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il suo omologo a livello comunale Giuseppe Arcidiacono. Ma nella sedia di ques’ultimo dopo qualche minuto si accomoda il sindaco Salvo Pogliese.
Musumeci aveva esordito annunciando di non volere parlare di politica ma il momento, con la crisi di governo aperta a ridosso di Ferragosto, è troppo caldo per farsi sfuggire l’occasione. «Incontro volentieri gli alleati – spiega – siamo una forza di centrodestra e sosterremo questa coalizione. Vediamo prima se si voterà. Sicuramente il governo della Regione ha bisogno di un interlocutore a Roma». Il governatore torna anche sulle polemiche che hanno preceduto l’arrivo a Catania del leader del Carroccio. Ospite ieri pomeriggio all’interno del municipio, mentre fuori divampava la polemica, e poi costretto ad andare via tra le contestazioni. «Ieri qualcuno ha storto il naso per Salvini – spiega Musumeci – ma non capisco perché non viene riservato lo stesso trattamento al ministro Danilo Toninelli». L’esponente del Movimento 5 stelle era atteso oggi pomeriggio in prefettura per discutere dell’autostrada Catania-Ragusa insieme ai sindaci del territorio ma a quanto pare l’appuntamento è saltato su comunicazione della prefettura. «Credo che anche durante la campagna elettorale – conclude Musumeci – i ministri possano continuare il loro lavoro. Non si può penalizzare Salvini».
Politica a parte il nodo della conferenza stampa è quello dei parcheggi. Tra Catania, Palermo e Messina verranno spesi dalla Regione circa 90 milioni di euro, ma sono previsti interventi anche in altre città, come Acireale, Misterbianco, Ragusa, Caltagirone e Siracusa. Nel capoluogo etneo le infrastrutture che vedranno la luce sono tre: Sanzio, Narciso e Aci Castello, per una spesa complessiva di 23 milioni di euro. Il piano iniziale dei mesi scorsi ne prevedeva sei. «Oggi abbiamo emanato un decreto di finanziamento con l’approvazione della graduatoria provvisoria, a settembre ci sarà quella definitiva e poi si passerà alle gare d’appalto», spiega l’assessore Falcone. Ad occuparsi di quest’ultimo passaggio potrebbe essere il Comune di Catania o, in alternativa, l’Urega etnea, cioè l’ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici. «Ci sarà un tempo di 60 giorni per la gara e l’aggiudicazione – aggiunge Falcone – L’impegno è che a febbraio 2020 possano cominciare i lavori». I cantieri però dovrebbero partire in ordine sparso con il sindaco che sottolinea la priorità per la realizzazione del parcheggio Sanzio, il cui progetto è stato già svelato nelle pagine di questo giornale.
L’altra novità annunciata in conferenza stampa riguarda il biglietto unico integrato. Una soluzione che la Regione intende portare avanti proprio per il capoluogo etneo. L’obiettivo è quello di riuscire a utilizzare un solo tagliando giornaliero per treni, metropolitana e autobus pubblici e privati. «Entro alcune settimane arriveremo a questa soluzione – precisa Musumeci prima di allontanarsi per altri impegni istituzionali -. Abbiamo intenzione di coinvolgerle tutti gli attori e alcuni hanno già dimostrato la loro disponibilità». Sul fronte dei parcheggi, che saranno scambiatori con l’obiettivo di favorire l’intermodalità con il trasporto pubblico, a Palermo l’intervento prevede l’utilizzo del progetto di finanza. La Regione erogherà 49 milioni di euro mentre i privati metteranno sul tavolo circa 70 milioni.