Otto infissi, due porte, cinque computer, un frigorifero e alcuni climatizzatori. Questo il bottino dell'ultima razzia perpetrata ai danni della struttura di viale Kennedy. Le istituzioni locali sembrano impotenti davanti al dilagare degli episodi
Paternò, saccheggio senza fine negli edifici pubblici Centro diurno svaligiato: smontate anche le finestre
Una razzia continua, senza sosta. Palese ormai come, a Paternò, soggetti senza scrupoli abbiano preso di mira gli edifici pubblici, creando danni e disagi all’utenza e all’ente comunale. Davanti a tale scenario, le istituzioni locali si stanno dimostrando impotenti nell’arginare un fenomeno i cui colpevoli restano quasi sempre senza volto e nome. Individui come piranha, è il caso di dirlo, che stanno divorando a poco a poco la città.
L’ultimo furto è stato messo a segno ai danni del Centro diurno per minori di viale Kennedy. Ignoti avrebbero agito per ben due volte soltanto questa settimana, portandosi via otto infissi in alluminio, due porte, cinque computer, un frigorifero. Alcuni climatizzatori sono stati distrutti per trafugarne il rame che contenevano, altri invece sono stati trafugati. Coloro che hanno agito, con molta probabilità, erano in possesso di un mezzo su cui caricare la merce trafugata. Nessuno dei residenti della zona avrebbe però visto o sentito qualcosa di anomalo.
A fare la scoperta il personale della cooperativa che lavora nella struttura, purtroppo spogliata anche di un sistema d’allarme, non funzionante. Tempo addietro poi qualcuno si portò via le 16 telecamere della videosorveglianza all’esterno dell’immobile. L’impianto da allora non fu mai ripristinato.
Il centro diurno è solitamente frequentato, durante il periodo scolastico, da una quarantina di ragazzi iscritti alle scuole elementari e medie inferiori. Ogni pomeriggio la struttura viene usata come luogo di ritrovo, mentre gli operatori a titolo gratuito, li seguono aiutandoli nei compiti per casa.