Concerti al Massimino, saltano Ozuna e Maluma «Difficoltà logistiche per il montaggio del palco»

Per ascoltare il loro genere, che mischia reggaeton e hip hop latino, bisognerà andare altrove. Sicuramente non allo stadio Angelo Massimino di Catania. L’atteso doppio evento che avrebbe potuto portare a esibirsi il portoricano Ozuna e il colombiano Maluma è infatti saltato. La conferma arriva a MeridioNews dall’assessora Barbera Mirabella, titolare delle delega ai Grandi eventi, oltre a quelle che riguardano Istruzione e Pari opportunità. «È vero che sono saltati i concerti – spiega contattata telefonicamente – L’organizzazione ha chiesto di fare tanti sopralluoghi a conclusione dei quali ci ha comunicato formalmente, con un documento firmato anche dal loro tecnico, che c’erano delle difficoltà». 

I problemi, come già era trapelato a marzo quando erano emerse le prima indiscrezioni, sarebbero tutti di carattere logistico. «Cioè per montare il palco con cui girano l’Italia», aggiunge Mirabella. Per consentire l’esibizione degli artisti latinoamericani servirebbe infatti una maxi struttura, realizzabile soltanto con l’ausilio di alcune gru di grosse dimensioni. Particolare non di secondo piano poiché proprio le macchine di sollevamento non riuscirebbero a passare dagli ingressi che conducono al terreno di gioco dello stadio. Nei mesi scorsi si era discusso anche della possibilità di aggirare questo problema con l’utilizzo di mezzi diversi, a quanto pare provenienti da Malta. Il piano B però è rimasto soltanto sulla carta. 

A doversi occupare dell’organizzazione sarebbe stata la società Punto e a capo, diretta dal manager catanese Nuccio La Ferlita. Il portoricano Ozuna tuttavia a Catania arriverà lo stesso, ma non per esibirsi al Massimino. Il suo concerto si svolgerà il 13 luglio al lido Azzurro, lungo il litorale della Playa. Una buona consolazione per i tanti fan del cantante, molto noto tra il pubblico under 25 con i suoi video che raggiungono milioni di visualizzazioni su Youtube. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il capitolo grandi eventi allo stadio. L’idea, sottoscritta in prima persona dal sindaco Salvo Pogliese, è quella di riuscire a riportare l’impianto nel quartiere Cibali a competere con lo stadio San Filippo di Messina e con il Palatupparello di Acireale. Nella prima di queste due struttura, tra giugno e luglio, si esibiranno, per esempio, stelle della musica del calibro di Luciano Ligabue, Laura Pausini e Biagio Antonacci. Ad Acireale ci saranno invece Fabrizio Moro e Marco Mengoni. Per il Massimino i ricordi sono fermi al 2014 con il maxi concerto proprio di Ligabue. O al 1995 con i Rem accompagnati dai Ra­dio­head

Il progetto valorizzazione dello stadio però non è del tutto archiviato. Un punto fermo rimane l’abbassamento delle tariffedai diecimila euro (votati dalla giunta di Enzo Bianco nel 2016) agli 8.200 euro di adesso. Una delle voci ricorrenti sul mancato doppio concerto porta anche al fronte Calcio Catania. Società che ha in gestione l’impianto e con il suo amministratore delegato, Pietro Lo Monaco, da sempre attento alle condizioni del manto erboso. «Il sindaco ama il Catania e lo stadio di Catania più di Lo Monaco – conclude Mirabella – Infatti, nella bozza di contratto per questi eventi c’era anche una importante clausola per proteggere e, in caso di eventuale danno, anche ripristinare il prato. Inoltre, avevamo fatto in modo di concentrare questi eventi in un periodo lontano dal campionato per avere il tempo, in caso di necessità, di rimettere tutto in ordine».


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