La cessione del club di viale del Fante in dirittura d’arrivo, il futuro rosanero sarà a stelle e strisce. Il fondo nasce all’inizio degli anni ’90, fondato da Jamie Dinan e gestisce un volume d’affari di oltre 20 miliardi di dollari. Nello sport la York è co-proprietaria dei Milwaukee Bucks, squadra di NBA in fase di rilancio
Palermo, accordo con York Capital vicino Ecco tutti i dettagli sul fondo statunitense
Questa volta sembrerebbe fatta. Sembrerebbe appunto, perché quando si parla di cessione societaria del Palermo il condizionale è un obbligo a cui non ci si può sottrarre. Per la fumata bianca, tuttavia, dovrebbe essere questione di ore. Il club di viale del Fante nelle prossime ore passerà alla York Capital Management. Probabilmente le firme arriveranno mercoledì, vista anche la scaramanzia del presidente rosanero Rino Foschi e dunque è proprio il caso di rievocare il famoso detto «né di Venere né di Marte, non si sposa non si parte, né si dà principio all’arte». Molti dei tifosi si stanno chiaramente interrogando sulla credibilità del fondo che acquisterà i rosa, dopo le più o meno recenti e scottanti esperienze vissute con Baccaglini prima e col fondo inglese di Richardson, Facile & company. Lo scarsissimo clamore mediatico cercato dal presidente e dai soggetti interessati, in tal senso, dovrebbe comunque essere una garanzia della serietà di questo gruppo. Ma di chi si tratta?
La York Capital Management è un fondo speculativo statunitense. Nasce agli inizi degli anni ’90, fondato da Jamie Dinan, un sessantenne laureatosi nella prestigiosa università di Harvard (tra l’altro è presente nella classifica di Forbes tra gli uomini che hanno guadagnato di più nel 2018). Proprio Dinan diede vita al fondo nel 1991, dopo aver raccolto una somma di circa 3,6 milioni di dollari. La base operativa del fondo di investimento è New York, ma esistono anche delle sedi estere a Londra e Hong Kong. Il volume di affari, invece, è di circa 20,5 miliardi di dollari. Nel recente passato, la York Capital è anche stato l’azionista principale della Montepaschi di Siena con una quota di poco meno del 5 per cento, rivenduta nel novembre del 2014. Poco meno di un terzo del fondo appartiene a Credit Suisse, l’istituto di credito elvetico infatti ne ha rilevato le quote nove anni fa per 425 milioni di dollari.
Per quanto riguarda lo sport, l’eventuale acquisizione del Palermo non sarebbe un battesimo per la York Capital. Il fondo statunitense, infatti, è co-proprietario dei Milwaukee Bucks una squadra della NBA che sta tornando in auge negli ultimi anni grazie a un progetto sportivo e tecnico fondato attorno al greco di origini nigeriane Giannis Antetokounmpo, classe ’94 e nuova stella del basket mondiale. Attualmente i Bucks stanno disputando i play off dopo aver concluso la regular season in prima posizione nella Eastern Conference. Dal 2018, inoltre, i Milwaukee Bucks hanno una nuova casa: si tratta del Fiserv Forum, struttura costruita in due anni che ha avuto un costo di 524 milioni di dollari e che ha una capienza di 17.500 spettatori. La York Capital Management inoltre è in prima fila anche nel campo immobiliare, possedendo un edificio a Como e le Terme di Saturnia (in provincia di Grosseto). Inoltre ha anche il progetto di riqualificazione immobiliare del complesso di Porta Vittoria a Milano.
Da non tralasciare l’interesse del fondo nei confronti della Sampdoria attraverso una cordata capitanata da Gianluca Vialli, ex gloria doriana. Resta da capire se le trattative nei confronti dei due club, Samp e Palermo, viaggino su due binari paralleli oppure una escluda l’altra. In ogni caso la figura di riferimento della York Capital non è solo il fondatore Jamie Dinan, ma c’è anche l’italiano Federico Oliva, trentenne laureatosi alla Bocconi e specializzatosi ad Oxford. Oliva si occupa degli affari e delle opportunità di investimento del fondo nel Sud Europa. E il Palermo, in tal senso, potrebbe rappresentare un’opportunità irripetibile.