In mattinata sui social network e su alcuni siti internet è stata rilanciata la notizia di un assalto alla scuola Tomasi di Lampedusa. Con tanto di armi e bambini sequestrati nelle classi. In realtà, si è solo trattato di un'attività dei militari nei pressi dell'ingresso
Gravina, nessun ostaggio all’istituto comprensivo Paura per il controllo dei carabinieri a un furgone
Un controllo dei carabinieri di Gravina di Catania a un furgone fermo nei pressi dell’istituto comprensivo Tomasi di Lampedusa del Comune della provincia etnea. È questo quello che è successo questa mattina vicino al plesso scolastico di via Aldo Moro. Su WhatsApp e Facebook, però, è partita una voce – del tutto infondata – che parlava di insegnanti e piccoli alunni presi in ostaggio da un uomo armato. Successivamente, la notizia è stata ridimensionata, parlando di un inseguimento dei militari finito nel cortile della scuola, con successivo arresto di un presunto rapinatore con la pistola in pugno. Anche questa, però, stando a quanto riferito a MeridioNews dalle forze dell’ordine, è una versione ingigantita di un fatto molto più semplice.
In base a quanto ricostruito con l’ausilio dei carabinieri di Gravina, questa mattina i militari hanno eseguito delle verifiche su un mezzo parcheggiato sulla strada che conduce alla scuola, nelle vicinanze del cancello d’ingresso. L’attività avrebbe messo in allarme il personale scolastico. Sono quindi state abbassate le serrande ed è partito il tam tam sui social, rilanciato anche da alcuni siti internet. Centinaia di condivisioni e commenti sono poi corsi di bocca in bocca, costringendo i carabinieri a tranquillizzare le persone che telefonavano alla ricerca di informazioni più certe o nel tentativo di sollecitare un intervento dei militari.
Sui motivi del controllo al furgone e a un uomo a cui il veicolo sarebbe stato riconducibile, però, non è stato possibile ricevere ulteriori notizie. È stata però completamente smentita la circostanza secondo la quale fosse armato.