Francesco Giunta, gestore della comunità di accoglienza per minori migranti Utopia Oxfam che ospita dieci ragazzi nella casa di Granatari, ha appreso dalla stampa la notizia di queste scritte. «Non c’è limite all’idiozia umana», dichiara
Messina, scritte razziste vicino centro d’accoglienza «Morte ai neri». Il Comune si impegna a rimuoverle
Con una bomboletta spray di colore nero sono comparse delle scritte razziste in via Margi, sulla via circuito a Messina, al capolinea dello Shuttle, e in via Consolare Pompea, di fronte all’ex ritrovo Granatari. «Morte ai neri», la dicitura accompagnata da svastiche e croci celtiche sono comparse lungo uno dei muri che costeggiano il percorso di cinquecento metri che ogni giorno i minori migranti ospiti di un centro di accoglienza percorrono per andare a prendere l’autobus.
Francesco Giunta, gestore della comunità di accoglienza per minori migranti Utopia Oxfam che ospita dieci ragazzi nella casa di Granatari, ha appreso dalla stampa la notizia di queste scritte. «Non c’è limite all’idiozia umana – commenta – non abbiamo avuto problemi. E nemmeno i ragazzi che ospitiamo hanno mai subito alcun tipo di provocazione. Frequentano regolarmente le nostre scuole e praticano attività calcistica. Sono abbastanza integrati».
La segnalazione delle scritte è arrivata anche al Comune. A sollecitare l’intervento dell’amministrazione è stato il consigliere comunale Gaetano Gennaro. Pronta la risposta di palazzo Zanca che ha inviato sul posto una pattuglia della polizia municipale. Il vicesindaco Salvatore Mondello ha dato ampie rassicurazioni che si interverrà per rimuovere le scritte in tempi brevi.