Il progetto di riportare gli artisti a suonare nell'impianto di Cibali parte prima della manifestazione d'interesse pubblicata dal Comune. A inizio febbraio, le tariffe sono state ridotte dalla giunta Pogliese, ma per il momento questo potrebbe non bastare
Concerti al Massimino, proposti Ozuna e Maluma Dopo i Rem e Ligabue, idea reggaeton allo stadio
La manifestazione d’interesse avviata dal Comune di Catania pare sia andata deserta, ma poco tempo prima che venisse reso noto l’avviso pubblico – e poco prima che venissero rimodulate le tariffe per l’affitto dello stadio Angelo Massimino, a Palazzo degli elefanti era arrivata una proposta per una combo di concerti a luglio 2019. La prima proposta, a dirla tutta, dopo l’appuntamento che cinque anni fa aveva portato sul palco del Cibali Luciano Ligabue. Così la lettera di disponibilità è stata inviata a Punto e a capo, la società catanese dell’impresario Nuccio La Ferlita: il doppio evento con Maluma e Ozuna, secondo il municipio, si può fare. «Lo stadio Massimino tornerà a ospitare concerti di livello internazionale, eventi musicali in grado di attirare migliaia di giovani», ha detto il sindaco Salvo Pogliese, dando per certa la notizia e annunciando anche le date: il 5 e il 6 luglio. Ma, in base a quanto appreso da questa testata, l’appuntamento non è sicuro al cento per cento: colpa di alcuni requisiti tecnici del Massimino che renderebbero piuttosto difficile il montaggio del maxi-palco per i due artisti latinoamericani. Non particolarmente noti tra il pubblico over 25, ma famosissimi tra teenager e ventenni.
La vicenda, di per sé, è molto semplice. Che lo stadio dovesse tornare a ospitare i grandi concerti è sempre stato un intendimento del primo cittadino, che lo aveva detto e ridetto in più di un’occasione. L’8 febbraio, poi, era arrivata la decisione della giunta comunale: tariffe abbassate (dai diecimila euro voluti da Bianco nel 2016 agli 8.200 euro decisi da Pogliese) e sconto del 25 per cento nel caso in cui gli eventi durassero più di un giorno. Parola d’ordine: competitività con lo stadio San Filippo di Messina e il Palatupparello di Acireale. Il 19 febbraio, poi, è arrivata la volta dell’avviso pubblico per gli impresari, alla luce del prezzo a quel punto ridotto. Ma, mentre questi passaggi amministrativi si concretizzavano, sembra che la richiesta di Punto e a capo – che di questo evento dovrebbe curare il service, mentre l’organizzazione sarebbe in mano a una società napoletana – fosse già arrivata negli uffici, nonostante il tariffario vecchio e, quindi, più oneroso. A confermare questa versione paiono essere anche le date previste dal documento imbastito dal Comune: si chiamavano all’azione gli organizzatori per eventi a partire dall’11 luglio 2019, mentre Maluma e Ozuna sarebbero in programma – rispettivamente – il 6 e il 5 luglio. Quindi la settimana prima.
Dagli staff dei due artisti, intanto, non sarebbe arrivata ancora nessuna conferma definitiva. Anche perché, a complicare la situazione, ci sarebbe una faccenda tecnica: per mettere in piedi la maxi-struttura richiesta dai cantanti, servirebbe una gru di grosse dimensioni. Ben più alta dei tre metri massimi concessi dall’apertura più grande che dà accesso allo stadio. Un problema al quale si starebbe tentando di ovviare con nuovi strumenti per costruire l’impalcatura, recuperati da Malta, e da montare all’interno dell’Angelo Massimino. Finché questo nodo non sarà risolto, a rendere ufficiale l’appuntamento gli organizzatori non ci pensano neanche. La strada per riportare i concerti al Cibali – e tra i Rem della non più giovane memoria collettiva e i nuovi Maluma e Ozuna c’è una bella differenza – potrebbe essere più lunga del previsto.