Il difficile incastro delle candidature in casa leghista in vista delle consultazioni europee della prossima primavera. A guidare la lista sarà Matteo Salvini, seguito dai referenti regionali Fabio Cantarella e Igor Gelarda. Molti profili femminili dai territori più periferici
I candidati della Lega in Sicilia alle Europee Attaguile paga l’indagine, donne dalle province
Se Nello Musumeci serra le fila su una posizione più moderata nell’ambito del centrodestra, chiedendo ai suoi di assumere il ruolo della Svizzera alle prossime elezioni europee, la Lega in Sicilia risponde cercando di costruire una lista all’altezza dei sondaggi che circolano in queste settimane nelle stanze del partito e che danno il Carroccio in ascesa, oltre i 20 punti percentuali nell’Isola.
Ma la campagna elettorale per le Europee, legata a quella delle Amministrative, sarà anche l’occasione per radicare il consenso nel territorio. Sembrerebbe ormai tramontata l’ipotesi della candidatura per Angelo Attaguile. L’ex coordinatore regionale, sostenitore di Salvini quando in Sicilia era difficile farlo stare simpatico agli elettori, pagherebbe il prezzo dell’inchiesta sul presunto voto di scambio che lo vede, tra gli altri, indagato dalla Procura di Termini Imerese. «Anche in Sicilia, come nel resto d’Italia – sussurrano dalle retrovie – la scorsa estate abbiamo approvato un codice etico rigidissimo, proposto da Stefano Candiani, che vieta di candidare chi è sottoposto a indagini, in primis per reati elettorali».
La rosa di nomi, insomma, sembra ormai definita. E per Attaguile non ci sarebbe spazio. Capolista anche nell’Isola sarà Matteo Salvini, seguito dai due coordinatori regionali, Fabio Cantarella e Igor Gelarda. Due candidati, un uomo e una donna, saranno scelti dalla Lega in Sardegna (il collegio per le Europee comprende entrambe le Isole), mentre per i restanti posti in lista si starebbero vagliando diverse candidate in quota rosa.
Tra le papabili, la messinese Daniela Bruno, la più votata nella lista della Lega alle scorse Amministrative nella città dello Stretto, seppure il seggio non sia arrivato a scattare; l’avvocatessa palermitana Francesca Donato, presidente dell’associazione €urexit, che propone la fuoriuscita dell’Italia dall’eurozona, sulla scorta dell’esito referendario britannico. Da Agrigento arrivano altri due nomi, quelli delle consigliere comunali Rita Monella e Nuccia Palermo, ma anche Annalisa Tardino, già candidata sindaco di Licata. Mentre spostandosi alle pendici dell’Etna un’altra che potrebbe approdare alle liste della Lega è Simona Latino, titolare di diversi Caf e già candidata alle Amministrative di Catania con Fratelli d’Italia, salvo poi essere approdata alla Lega insieme al marito Carlo Maccarrone. Tornando, infine, nel Palermitano, si starebbe pensando anche alla professionista bagherese Marcella Ajello.