Nelle scorse settimane, gli uffici della Rap hanno sollecitato gli uffici comunali per sbloccare la realizzazione del secondo centro di raccolta a Palermo. A bloccare l'iter, l'autorizzazione del Comune che tarda ad arrivare
Piazza della Pace, isola ecologica attesa da anni Norata: «I tecnici a lavoro su bozza di ordinanza»
Annunciato da tempo, del centro di raccolta di piazza della Pace non c’è traccia. Eppure entro il 2018, il Comune e la Rap si erano impegnati a realizzare almeno due isole ecologiche su 8, previste già nel 2013. Ma solo una, quella in viale dei Picciotti ha visto la luce. Qualcosa nell’iter amministrativo deve essersi inceppato, tra piazzetta Cairoli e gli uffici del Comune. Al punto da spingere la Rap a inviare, ai primi di febbraio, una richiesta di sollecito per sbloccare la vicenda che riguarda l’isola ecologica prevista proprio ad angolo con via Archimede. Nella missiva, infatti, si fa riferimento al «cronoprogramma per l’incremento della raccolta differenziata» redatto dal Comune e che prevede anche l’attivazione di un Centro comunale di raccolta in piazza della Pace: si chiede esplicitamente di «emettere una specifica ordinanza per l’utilizzo di un’area a parcheggio di piazza della Pace (angolo via Archimede), per l’allestimento di un Centro comunale di raccolta, da gestire in virtù del medesimo provvedimento amministrativo».
Nell’area verrebbe così autorizzato il conferimento di carta e cartone, plastica, metalli, vetro e abbigliamento, grassi commestibili, medicinali, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso e rifiuti ingombranti, in maniera sovrapponibile a quanto già si verifica nella maxi isola aperta lo scorso dicembre, e che tanto apprezzamento sta riscuotendo tra i cittadini. Una boccata d’ossigeno sia per la raccolta differenziata, mai realmente decollata, sia perché il fenomeno delle discariche abusive non sembra attenuarsi, con la città invasa dalla spazzatura. A puntare il dito contro la lentezza della burocrazia è il consigliere del M5s Tony Randazzo.
«Si discute di piazza della Pace già da settembre del 2018 – afferma – e nel cronoprogramma trasmesso alla Regione a ottobre, per il raggiungimento della soglia del 30 per cento di raccolta differenziata, sono stati previsti due centri da realizzare entro il 2018. Dopo cinque anni, però, ne hanno fatto solo uno: con questo ritmo ‘dell’annacarsi’ tipicamente Orlandiano dobbiamo attendere altri cinque anni? Non possiamo perdere altro tempo, il sindaco dovrebbe stimolare gli uffici».
Qualcosa, tuttavia, pare si stia finalmente muovendo e i lavori per il nuovo ccr, al netto dei tempi per la sua realizzazione, potrebbero partire tra non molto, o almeno questo è l’auspicio dell’amministratore unico della Rap, Giuseppe Norata. «So che che gli uffici comunali hanno già predisposto una bozza di ordinanza e proprio in questo momento è attivo un tavolo tecnico dove oltre ai tecnici del Comune, sono presenti anche quelli della Rap per definire i dettagli». Manca, però, una data: «Devo vedere prima cosa prescrive l’ordinanza. Si tratta di un sito particolare, un’ex area di parcheggio. Mi auguro sia uno strumento che ci consenta di realizzarla in tempi molto rapidi e che prima di Pasqua possa vedere la luce».