La sindaca Ida Carmina commenta a MeridioNews quanto accaduto questa mattina. «Lo sciopero sta mettendo in ginocchio la città, ci vorrebbe l'esercito». All'origine delle proteste i ritardi nei pagamenti e la scelta di affidare il servizio a un'altra impresa
Porto Empedocle, netturbini aggrediscono due assessori Rivolta contro ditta sostituiva, mezzi scortati da polizia
«Ho chiesto alla prefettura l’intervento dell’esercito, ma mi è stato detto che per questi casi non è previsto. La situazione è grave e al momento non so neanche dire cosa accadrà domani». La sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, ammette lo sconforto dopo quanto accaduto oggi nella città dell’Agrigentino, dove due assessori sono stati aggrediti da alcuni netturbini. Lo scontro è avvenuto sulla scia dello sciopero che va avanti da ormai più di una settimana, a causa del mancato pagamento da parte del Comune del servizio di raccolta dei rifiuti al consorzio Realmarina.
Le tre imprese che hanno l’appalto sono in credito di tre mensilità, un arretrato che ha portato i 31 operatori ecologici a incrociare le braccia. La tensione si è avuta questa mattina, quando il vicesindaco Salvatore Urso e l’assessore all’Ecologia Giuseppe Sicilia si sono recati insieme ai responsabili di una quarta ditta, contattata dall’amministrazione comunale per ovviare alle criticità sul territorio, nel cantiere. «Non è stato di certo facile trovare un’impresa che accettasse di operare in attesa che ci vengano accreditate le somme che il governo con un emendamento alla legge di finanziaria nazionale ha riuscito a sbloccare – spiega Carmina a MeridioNews -. Siamo un ente che vive un profondo dissesto causato da chi ci ha preceduto e su cui ha acceso i riflettori anche la magistratura. Trovarci di fronte a queste reazioni è stato sconfortante e ci preoccupa, le istituzioni e le forze dell’ordine devono intervenire».
Oltre agli insulti questa mattina sono volati anche alcuni colpi. «Mi è stato detto che a un esponente della mia giunta è arrivata una manata in testa – continua la prima cittadina cinquestelle -. Noi ce la stiamo mettendo tutta a garantire i servizi minimi, ma la situazione sta degenerando». Alla fine l’impresa subentrata per arginare l’immediata emergenza ha svolto il servizio, grazie anche alla presenza delle forze dell’ordine che hanno scortato gli autocompattatori, ma cosa accadrà da qui in poi è difficile dirlo. «La ditta ha mostrato delle titubanze a proseguire anche nei prossimi giorni – rivela Carmina -. Oggi hanno rimosso i rifiuti dalla via principale e dalle aree intorno alle scuole, che se no sarebbero a rischio chiusura». L’appello di Carmina, che senza successo aveva proposto al consorzio il pagamento di circa il 60 per cento dell’ultimo canone, è chiaro: «Lo Stato deve intervenire e darci sostegno, altrimenti qui si perde tutti». MeridioNews ha provato a contattare i rappresentanti del consorzio Realmarina per una replica senza però riuscirci.