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Incendio a Librino, tensioni tra cittadini e pompieri Il sindacalista: «Insulti e spintoni a vigili del fuoco»
«Le persone, ovviamente, quando si tratta dei loro beni preziosi vorrebbero intervenire personalmente o che tutto fosse velocissimo, come se avessimo le ali». Carmelo Barbagallo, sindacalista Usb e vigile del fuoco racconta con amarezza quello che è accaduto nel pomeriggio di ieri in viale Moncada, a Librino. Dove un incendio al sesto piano di un palazzo – forse dovuto a un cortocircuito all’impianto elettrico – si è trasformato in un’occasione di tensione tra i cittadini librinesi e i pompieri intervenuti per sedare le fiamme. «Alcuni hanno chiesto all’autista del primo automezzo arrivato sul posto di lasciare il veicolo ed entrare anche lui a dare una mano – prosegue Barbagallo – Altri ancora hanno tentato di farsi dare gli autoprotettori, che è l’equipaggiamento dei nostri uomini, con l’obiettivo di entrare nelle proprie abitazioni e prendere le proprie cose». Richieste alle quali sarebbero stati opposti i dinieghi che avrebbero, poco dopo, fatto alzare la temperatura: «Sono volati insulti e, mi hanno detto, anche qualche spintone».
«Una esasperazione – prosegue il sindacalista – dovuta certamente all’ansia per quello che stava accadendo. Ieri, però, il distaccamento Sud era operativo, quindi i veicoli sono arrivati in pochi minuti ed è intervenuta anche un’autoscala che abbiamo in prestito da Palermo e che ci serve per le emergenze: è alta 37 metri». Che quindi le cose abbiano funzionato, secondo Barbagallo, non è in discussione. «Ma i nostri operatori sono continuamente sotto stress, costretti a operare con mezzi vetusti. In queste condizioni dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di più?», conclude.