Raffineria Milazzo, ad aprile processo per incendio 2014 Alla sbarra ci saranno direttore Maugeri e otto dipendenti

Comincerà il prossimo 12 aprile il processo per i nove indagati, tra dirigenti e funzionari, della Raffineria di Milazzo, per rispondere a vario titolo e gradi di responsabilità dell’accusa di disastro colposo per l’incendio avvenuto in un serbatoio dell’impianto industriale mamertino il 27 settembre 2014. Lo ha deciso il gup Salvatore Pugliese nell’udienza preliminare al tribunale di Barcellona. Si presenteranno davanti ai giudici l’attuale direttore Pietro Maugeri, che è stato rinviato a giudizio due settimane fa per le emissioni di gas dal 2009, e altri otto dipendenti della raffineria. Si tratta di Ignazio Arces, direttore tecnico, Antonio Buccarelli, responsabile del servizio di sicurezza, Vincenzo Gazzotti, responsabile di produzione, Natale Anastasi, responsabile reparto movimentazione, Andrea Antonio Venuto, capo reparto movimentazione, Alberto Scaglione, responsabile della manutenzione, Francesco Saitta, responsabile dell’unità Man2 del servizio di manutenzione, e Salvatore Carmelo Agnello, coordinatore area manutenzione reparto movimentazione.

L’incendio del serbatoio Tk-513 scoppiò durante la notte del 27 settembre del 2014 e andò avanti fino alle 10.30 provocando la dispersione nell’ambiente «di virgin naphta – scrive Pugliese nella richiesta di rinvio a giudizio – in misura non inferiore a 16mila tonnellate, sostanza altamente tossica per l’essere umano (irritazione cutanea, possibilità di mutagenicità delle cellule germinale, cancerogenicità, possibilità di danno alle vie respiratorie) e pericolosa per l’ambiente».

Il gup ha ammesso come parti civili le associazioni ambientaliste e i Comuni di Milazzo, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Merì e Pace del Mela. Rigettata invece la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da circa 150 cittadini della Valle del Mela assistiti dall’associazione Cad sociale attraverso i propri legali. Il presidente Giuseppe Marano in una nota ha affermato che «non discute la decisione assunta dal giudice anche se non la condivido». 

«Prendiamo atto, con soddisfazione, dell’accoglimento delle tesi difensive in relazione all’esclusione delle parti civili private e alla impossibilità di contestare contemporaneamente il reato di incendio e di disastro colposo – scrivono invece gli avvocati della Ram -. Per quanto concerne quest’ultima, residua, contestazione, siamo certi di poter dimostrare nel corso del dibattimento, e sulla base di dati oggettivi, l’inesistenza degli effetti descritti nel capo di imputazione».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]