La Polizia di Stato ha arrestato D’ARRIGO Alfio (cl. 1965), pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno; CALORE Angelo (cl. 1961), pregiudicato, ritenuti responsabili di furto aggravato, in concorso. Lo scorso 26 gennaio, intorno alle ore 18:00, la locale Sala Operativa segnalava la presenza di una autovettura Volvo […]
Arrestati topi d’auto: col jammer neutralizzavano antifurti
La Polizia di Stato ha arrestato D’ARRIGO Alfio (cl. 1965), pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno; CALORE Angelo (cl. 1961), pregiudicato, ritenuti responsabili di furto aggravato, in concorso. Lo scorso 26 gennaio, intorno alle ore 18:00, la locale Sala Operativa segnalava la presenza di una autovettura Volvo V40 con a bordo due soggetti che si aggiravano, con fare sospetto, per le vie del centro. Gli agenti della Squadra Mobile, intuendo che potesse trattarsi di potenziali autori di furti su auto, talvolta strumentali al successivo furto in abitazione attraverso l’acquisizione di chiavi lasciate all’interno del mezzo, convergevano sul luogo indicato al fine di procedere al controllo del mezzo e dei suoi occupanti.
Giunti sul posto, si identificavano il conducente per CALORE Angelo, pregiudicato ed il passeggero per D’ARRIGO Alfio, anch’egli pregiudicato con in atto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Quest’ultimo, colto di sorpresa dal sopraggiungere della pattuglia, tentava di nascondere all’interno di una borsa a tracolla delle chiavi ed una carta di circolazione di una autovettura Jeep Renegade. Contestualmente, il conducente cercava di occultare due telecomandi elettronici che il personale riconosceva immediatamente per i noti disturbatori di radio-frequenze, utilizzati per inibire la chiusura automatica delle portiere, meglio conosciuti come “jammer”. Posti dinanzi all’evidenza dei fatti, i due ammettevano le loro responsabilità, precisando che poco prima avevano inibito la chiusura della portiera della Jeep Renagade e di aver sottratto dall’interno sia le chiavi che la carta di circolazione.
Ricostruita, dunque, la dinamica dell’evento, si rintracciava la proprietaria dell’autovettura alla quale venivano riconsegnati tutti gli oggetti trovati ai due autori del furto, riconosciuti dalla stessa come propri. Nel prosieguo dell’attività, inoltre, il personale della Squadra Mobile aveva modo di effettuare un controllo accurato all’interno della Volvo utilizzata da CALORE e D’ARRIGO, appurando che all’interno era stato istallato un sistema di inibizione di frequenze radio comandato da due pulsanti, di cui uno posizionato sotto lo sterzo di guida ed uno accanto l’accendisigari. Appurato ciò, la “Jammer car” veniva sottoposta a sequestro.
Espletate la formalità di rito, CALORE e D’ARRIGO sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato in concorso e a seguito del giudizio direttissimo tradotti presso il carcere di Catania – Piazza Lanza. Considerato che i furti sulle autovetture risultano spesso collegati ai successivi furti in appartamento, si raccomanda di non lasciare all’interno delle proprie vetture, incustodite, chiavi di casa e documenti personali dai quali sia possibile risalire all’indirizzo dell’abitazione. Inoltre, in tutti i casi in cui l’autovettura sia lasciata in sosta, è bene controllare manualmente che le portiere dell’auto siano effettivamente chiuse, in quanto esistono apparecchiature che consentono di intercettare le frequenze dei telecomandi e bloccare la chiusura automatica delle portiere.
(Fonte: Ufficio stampa questura di Catania)