L'attaccante della squadra lombarda ha realizzato cinque reti nelle prime tre partite con la nuova maglia e domenica scorsa ha steso la capolista Lumezzane con un poker. «Sogno la serie C, in Sicilia è più difficile arrivarci anche se ammetto che c’è più agonismo»
Un siracusano in Lombardia per sfondare nel calcio Scariolo, bomber dell’Asola. «Trasferito per amore»
La scorsa estate ha scelto di percorrere una strada un po’ diversa dai colleghi e di abbandonare la propria terra per inseguire altrove un sogno. Questa è la storia di Christian Scariolo, attaccante dell’Asola (Promozione lombarda, provincia di Mantova), classe ’90 nato a Siracusa, che domenica scorsa ha fatto parlare di sé per aver steso con un poker di reti la capolista Lumezzane. Non una cosa da tutti i giorni anche se lui di gol in carriera ne ha messi a segno più di cento: «Fare gol – spiega il bomber a Meridionews – è il mio lavoro. Durante la partita è stata un’emozione bella e continua. Dopo la partita stentavo a credere a quello che avevo fatto. Ero comunque molto felice perché il mio obiettivo è quello di farmi conoscere e penso che ci sto riuscendo. Tra l’altro non avevo mai fatto quattro gol tutti assieme». Ed effettivamente, con un bottino di cinque reti in tre presenze, le cose stanno andando molto bene all’attaccante dell’Asola, arrivato durante il mercato invernale dal Vobarno, squadra di Eccellenza bresciana: «Non era un problema di poco spazio o poco impiego. Semplicemente non mi trovavo bene con il mister e con la società, che non mi permettevano di fare bene. Quando un giocatore non sta bene, in campo non si esprime al massimo».
Il motivo per cui ha lasciato la Sicilia per trasferirsi al Nord, a Brescia precisamente, non è però prettamente calcistico: «L’ho fatto perché hanno chiamato quassù per lavorare la mia ragazza. Lei è professoressa di grafica e ho scelto di seguirla. Insomma, l’ho fatto per lei ma anche come sfida personale. Volevo giocare al Nord, dove non conoscevo nessuno, per dimostrare quello che sono. La speranza è di poter fare, un domani, categorie superiori, perché qui ci sono parecchie squadre anche in serie C». Una scelta di vita, insomma, che il bomber è pronto a portare avanti, mettendo anche radici al Nord: «Stiamo programmando il futuro, abbiamo preso casa qui. Potrei allontanarmi soltanto in caso di una di quelle offerte importanti che non si possono rifiutare, un salto di categoria. E poi qui è più facile farsi notare da squadre di categorie superiori».
Diverse le differenze tra Nord e Sud nel calcio, a partire dall’impatto mediatico per poi passare anche a quello più strettamente agonistico: «In Sicilia – spiega ancora Scariolo – è molto difficile farsi notare e fare la serie C. Anche se devo ammettere che in campo giù c’è molta più competitività e molto più agonismo. In Sicilia ci si allena cinque volte la settimana, qui invece soltanto tre». Nessuna differenza particolare, invece, in termini di programmazione societaria: «Ci sono società e società, tanto al Nord quanto al Sud. Anche in Sicilia con alcune, come Sant’Agata e Biancavilla, mi sono trovato bene. Con altre invece mi sono trovato male, come quassù a Vobarno. Ad Asola, invece, mi sto trovando benissimo con tutti e anche il presidente ci fa sentire la sua vicinanza venendo a ogni allenamento». E con cinque reti realizzate in tre sole gare, Scariolo è già entrato nel cuore dei suoi nuovi tifosi: «Questo fa sicuramente piacere, così come che i miei compagni si affidino a me e che il mister mi abbia dato fiducia sin da subito».
La nostalgia di casa, però, non fa sconti e anche un attaccante implacabile sottoporta dimostra di sciogliersi di fronte a certe mancanze: «Sono di Siracusa, mi mancano determinati posti. Il mare e il caldo in primis, qui fa molto freddo (ride, ndr). Giù poi ho lasciato la famiglia e gli amici, questi sono tutti aspetti che mi mancano». A Brescia, dove vive, il calciatore si è però ambientato subito: «Si tratta di una città molto bella e tranquilla, dove è anche piacevole vivere». Tornando al calcio giocato, il numero 9 dell’Asola si è prefissato un obiettivo in termini di gol ed è già a metà strada: «Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra. Penso soprattutto, però, agli obiettivi della squadra. La salvezza prima di tutto, ma possiamo giocarcela con tutti. Potremmo anche puntare ai play off, dato che il gap al momento è di otto punti». una dedica per il poker di domenica scorsa? «Sicuramente alla mia famiglia, che è giù in Sicilia, mi ha seguito ovunque e purtroppo non è qui. Ma anche – conclude infine l’attaccante – alla mia ragazza e al mio procuratore, che mi stanno sempre vicini».