Secondo l’associazione gli avvisi di accertamento sono fuori tempo massimo in quanto notificati dopo il termine di 5 anni e rende noto che è possibile proporre reclamo-mediazione. Il consigliere Andrea Prestianni: «Ci auguriamo che il confronto sia positivo»
A Castelbuono consegnate cartelle Tares dopo sei anni Per Adiconsum «prescritte», Comune: «Spedite in tempo»
Potrebbero essere costretti a corrispondere una tassa andata in prescrizione i cittadini di Castelbuono. Una denuncia dell’Adiconsum spiega infatti che, non per la prima volta, i contribuenti si vedono recapitato l’avviso di accertamento da parte del Comune, con il quale si richiede il pagamento della Tares (tributo comunale sui rifiuti), oggi Tari.
«Anche quest’anno si ripete la storia degli anni passati – commenta Marco Stassi, presidente Adiconsum Palermo – come augurio di buon anno, i contribuenti del comune di Castelbuono si sono visti recapitare gli avvisi di accertamento Tares, relativa all’anno 2013». Secondo l’associazione tale tassa invece è da considerarsi prescritta in quanto notificata dopo il termine di 5 anni. Informano pertanto che è possibile proporre reclamo-mediazione al Comune di Castelbuono entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso e chiedere l’annullamento dell’atto notificato.
Il gruppo di maggioranza Democratici per Castelbuono auspica invece al dialogo tra le parti: «Le cartelle sono state mandate entro il 31/12 ma con la postalizzazione sono arrivate nel 2019, prescritte – spiega il consigliere Andrea Prestianni – Riteniamo legittimo il pensiero dell’Adiconsum e ci auguriamo che il confronto sia positivo».
L’associazione mette a disposizione i propri legali, l’avvocato Salvatrice Coco, nella sede territoriale di Castelbuono in Via Mustafà n. 15, per verificare eventuali anomalie al fine di aprire un tavolo di confronto con l’amministrazione Comunale e supportare i contribuenti destinatari degli avvisi.