Elezioni 2018, a Corleone vince Nicolò Ciccio Nicolosi «Ritrovo un paese abbandonato, ci sarà da lavorare»

Nicolò Nicolosi è il nuovo sindaco di Corleone. La notizia arriva a spoglio non ancora concluso, ma il distacco siderale con il secondo più votato, il controverso candidato del Movimento 5 Stelle Maurizio Pascucci, è ormai incolmabile. Nicolosi, 76 anni, conosciuto in paese come Ciccio, è già stato sindaco dal 2002 al 2007, anno in cui non fu rieletto per il suo secondo mandato per appena tre voti. Uomo del centrodestra, politico di lungo corso, a partire dalle prime esperienze tra le fila della Democristiana, è stato fondatore del Patto per la Sicilia, per poi passare all’Udc, prima e tra gli autonomisti dell’Mpa di Raffaele Lombardo, poi. Eletto per tre volte deputato regionale e una volta deputato nazionale, Nicolosi è stato anche assessore regionale al bilancio nella giunta guidata da Lino Leanza nel 2000. 

«Questa sera Corleone ha deciso di gridare forte la sua voglia di rinnovamento – dice il neoeletto sindaco a MeridioNews – di indirizzarsi verso una meta che tralasci la mafia che l’ha caratterizzata in questi anni e puntare verso nuovi sviluppi, nuova cultura, nuovo turismo. In questi undici anni il paese è cambiato tanto, purtroppo in peggio, altrimenti i corleonesi non mi avrebbero chiesto di tornare a candidarmi, visto che tra l’altro non sono originario di questo paese (ma di Bisacquino Ndr). C’è stata tuttavia una richiesta che è venuta dal basso, tanto che sono espressione di una formazione civica voluta dai cittadini». 

Ma la questione legata alla mafia, nonostante la triste nomea che il paese porta inevitabilmente con sé, non è l’unico tema che dovrà affrontare a partire dal suo insediamento il nuovo primo cittadino. «I problemi qui, dalle cose minori a quelle più gravi, sono tutti emergenze: il paese è assolutamente abbandonato. Bisogna intervenire in tutti i sensi, in tutte le direzioni: dalle strade rurali a quelle provinciali e nazionali, dal verde urbano al dissesto del territorio aggravato dall’alluvione dello scorso tre novembre, fino alle tante questioni che riguardano il lavoro e lo sviluppo. Avremo tanto da lavorare, ma io spero di impegnarmi fino in fondo affinché questa città cambi il proprio destino a partire da oggi».

E non è poi troppo corretto parlare di vittoria del centrodestra, visto che la lista Nuova Luce annovera tra le sue fila anche anime di diversi schieramenti politici. «C’è una bella presenza in consiglio comunale – continua Nicolosi – sarà fortemente rinnovato, anche se con alcune persone che vengono da esperienze passate, ma tutte nel segno della diversità rispetto all’amministrazione che è stata sciolta per mafia e poi c’è una giunta da costruire con due assessori designati, Maria Clara Clapis, operatrice sociale e Salvatore Schillaci, proveniente dall’area più a sinistra del Pd e ultimo segretario Dem a Corleone, che sono persone in gamba e molto valide e altri due che designeremo al più presto». 

Tra i tanti temi di questa tornata elettorale non si poteva, infine, non affrontare quello che ha scosso le elezioni a Corleone, richiamando l’attenzione dei media nazionali: le dichiarazioni del candidato M5S Pascucci, che si era dichiarato intenzionato ad aprire un dialogo con le famiglie dei mafiosi, attirando su di sé persino una sorta di scomunica da parte del vicepremier grillino Luigi Di Maio. «Secondo me sul voto questa questione non ha influito più di tanto. Quelli che si riconoscevano di più con la linea dei cinque stelle, sulle orme di Di Maio, si sono fermati o sono andati verso altri lidi, mentre qualche altro che poteva avvertire come interessante il messaggio di Pascucci verso un recupero nella legalità di questo mondo, ha ritenuto di essere garantito di più da questa lista anziché da altre; nel complesso credo che i due dati si siano bilanciati. A mio avviso – conclude Nicolosi – Pascucci ha commesso un grande errore, quanto meno di tempistica, perché un messaggio del genere a tre giorni del voto è chiaro che possa risultare equivoco. Da questo punto di vista sono stati ingenui e impreparati». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]