Presentato all'Ars un disegno di legge a cui hanno lavorato ingegneri, architetti e geometri, e che viene presentato dal Movimento 5 stelle con l'unico obiettivo di raggiungere la certezza delle spettanze dovute in campo edile. «Siamo al proletariato della professione»
Edilizia, ddl per garantire pagamenti certi ai professionisti «Tempi per i saldi delle fatture? Infiniti, quando arrivano»
«Siamo al proletariato della professione». È il grido che sta alla base di un disegno di legge redatto da ingegneri e architetti siciliani e presentato in Assemblea regionale dal Movimento 5 Stelle, nel tentativo di mettere ordine nel caos dei pagamenti ai professionisti in ambito edilizio. Pagamenti che, nella migliore delle ipotesi, arrivano in grande ritardo, in una giungla carente di paletti amministrativi e giuridici, dal momento in cui sono state abolite le tariffe minime e in presenza di tanti professionisti disposti a lavorare senza contratto o a condizioni economiche particolarmente basse.
Un caso tra i tanti? Le offerte su Groupon, dov’è possibile trovare professionisti disposti a redigere una certificazione energetica per 35 euro. «I tempi per il saldo delle nostre fatture? – ammette Vincenzo Di Dio, presidente dell’ordine degli ingegneri di Palermo – Pressoché tendenti all’infinito. Sempre ammesso che vengano pagate, perché in assenza di contratti succede spesso di sentirsi dire, naturalmente a lavoro consegnato, che non ci sarà alcun pagamento».
«Sono sinceramente dispiaciuto – prosegue Di Dio – perché il ricorso a questo ddl, il fatto che si sia resa indispensabile l’esigenza di obbligare i nostri committenti a pagarci, evidenzia il distacco tra la politica e i mondi professionali. Evidenzia appunto che qualcuno debba obbligare il nostro committente a pagarci». La norma che, come annunciato dal primo firmatario Giampiero Trizzino, verrà presentata sotto forma di emendamento alla riforma del Territorio, impone invece la certezza del pagamento, introducendo il documento di dichiarazione di avvenuto pagamento. «Siamo qui a presentare un ddl che hanno scritto i professionisti, noi – si limita a dire Trizzino – ce ne siamo fatti carico, lascio la parola a loro».
«Ma se con questo testo – prosegue Di Dio – introduciamo maggiori garanzie sul saldo delle spettanze dovute ai professionisti, un altro enorme capitolo andrebbe invece aperto sulle tariffe». Stando ai dati riferiti dagli ordini professionali in conferenza stampa, un ingegnere in Sicilia produce un reddito medio che si assesta intorno ai 20mila euro. Non va meglio agli architetti, anche a livello nazionale hanno un reddito medio attorno ai 16mila euro annui, che scende a quota 12mila in Sicilia.
«Chiediamo dignità – aggiunge Antonello Longo, presidente dell’ordine degli architetti di Messina – per una professione intellettuale che è stata svilita e mortificata da una committenza sempre più arrogante, inserita in un mercato sterile».
Così ecco la proposta di stop alle autorizzazioni ad ogni titolo abilitativo edilizio in Sicilia, senza le quietanze di pagamento rilasciate dai professionisti che hanno redatto i progetti per ristrutturazioni, nuove costruzioni e restauri. Il ddl nelle prossime settimane inizierà il proprio iter parlamentare. Intanto gli ordini professionali, dal canto loro, cercheranno di interrogarsi sul futuro della professione. A partire dai tanti professionisti precari disposti ad effettuare prestazioni a tariffe «che arrivano anche al 70 o all’80 per cento in meno della media».