L'arma da guerra, di provenienza clandestina, era nascosta sottoterra in un terreno vicino una palazzina delle strada dove, a settembre, si era verificato un fatto di sangue. Un 21enne era stato ferito dal 23enne subito costituitosi
Biancavilla, ritrovato un fucile in via dell’Uva Potrebbe essere l’arma che sparò nella rissa
I carabinieri della compagnia di Paternò e gli uomini dello Squadrone eliportato cacciatori di Sicilia hanno rinvenuto, nascosto sottoterra in un terreno abbandonato vicino una palazzina di via dell’Uva, un fucile kalashnikov con un colpo in canna. Un’arma da guerra, di provenienza clandestina, completo di caricatore con all’interno sei cartucce calibro 7,62 e altre cinque cartucce dello stesso calibro.
La procura di Catania ha delegato le indagini ai militari del nucleo operativo della compagnia di Paternò per risalire all‘esatta origine, ai possibili detentori dell’arma, nonché all’eventuale utilizzo in fatti di sangue. Non viene infatti escluso che il fucile potrebbe essere la stessa arma che, la sera dello scorso 8 settembre, ha sparato durante una rissa sempre in via Dell’Uva.
Quella sera un 23enne di Biancavilla, Riccardo Pelleriti, ha esploso un colpo d’arma da fuoco contro 21enne di Adrano ferendolo all’addome e causandogli una frattura al bacino e una lesione alla colonna vertebrale. Il ragazzo è da allora ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania, mentre Pelleriti è in carcere con l’accusa di tentato omicidio e lesioni aggravate. Il giovane si è costituito nelle caserma di Biancavilla subito dopo l’accaduto. Tutto sarebbe nato dopo un’incidente stradale tra una moto con a bordo due giovani adraniti e un’automobile guidata da un biancavillese. Dalla discussione si era passati alla rissa, culminata nel ferimento del 21enne.