Parte raccolta degli alimenti per la mensa sociale A Paternò dal 2015 sono stati offerti 40mila pasti

Trentatré associazioni del territorio, quindici supermercati di Paternò e centinaia di volontari in azione. Sono i numeri della colletta alimentare a favore della mensa sociale La bisaccia del pellegrino. Un’iniziativa nata nei giorni scorsi, e andata in scena oggi, subito dopo l’allarme dal responsabile della mensa, il diacono Salvatore Mazzamuto, il quale aveva specificato che le scorte erano quasi finite. Fatto che avrebbe potuto limitare il servizio offerto ai cittadini in difficoltà. Anche ad agosto la mensa è rimasta attiva con circa 20 volontari che hanno fatto sentire la propria presenza dando sostegno a circa 30 persone in grave difficoltà economica. Mentre in inverno la mensa è in grado di offrire oltre 60 pasti caldi

In quasi tre anni dalla sua apertura sono stati offerti oltre 40mila pasti. Grazie all’iniziativa delle associazioni del territorio coloro che faranno la spesa nei supermercati che hanno aderito all’iniziativa potranno contribuire a riempire nuovamente gli scaffali. Un elenco delle cose utili, mancanti nella struttura sociale di via Vittorio Emanuele gestita dalla Caritas, è stata affissa nei supermercati. Davanti i punti vendita i volontari sono impegnati a dare indicazione per evitare l’acquisto di alimenti facilmente deperibilii. 

«La parte buona di Paternò esiste – spiega Fiorenza D’Urso, presidente del Leo club e portavoce di tutte le associazioni – Il nostro messaggio è quello di prenderci cura della nostra città. L’intento è quello di sensibilizzare il cittadino e di coinvolgerlo nella vita comunitaria».  Per Giuseppe Panassidi, presidente di Uniti per gli animali, «si tratta di un’iniziativa utile perché chi si reca nei supermercati per la colletta alimentare potrà dare una mano anche alle associazioni animaliste acquistando croccantini o scatolette per i nostri amici a quattro zampe». 

Sulla vicenda l’assessora ai Servizi sociale Nancy Leotta ha ringraziato le associazioni spiegando anche che gli uffici metteranno a disposizione 10mila euro, come deliberato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio 2017. Un’altra problematica su cui il responsabile della mensa ha mostrato una certa preoccupazione è stata quella relativa alle utenze: acqua ed energia elettrica vengono pagate dal Comune, ma ancora non è stato effettuato l’allaccio con la rete del metano. All’interno della mensa sociale sono attive le bombole, comprate mensilmente con fondi della Caritas. Presto, stando agli annunci dell’amministrazione, anche questo problema verrà superato.


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