Il Palazzo dei Normanni da due giorni ha accolto di nuovo la parte della centro storico che si sviluppa sul Cassaro con l'apertura del portone monumentale Vice Regio. E insieme ha visto il ritorno tra le sue mura della patrona della città
Video-mapping, su Palazzo Reale la vita di Santa Rosalia «Coincise con i momenti più felici della storia di Palermo»
Il Palazzo Reale da due giorni ha accolto di nuovo la parte della città che si sviluppa sul Cassaro con l’apertura del portone monumentale Vice Regio. Era chiuso dalla fine dell’Ottocento. E insieme alla città ha visto il ritorno tra le sue mura di Santa Rosalia che ha fatto il suo ingresso nel palazzo dove abitava da giovane. Dopo lo spettacolo di Salvo Piparo che ha sancito l’apertura anche del nuovo percorso turistico, stasera e domani alle 21 sarà la volta di una iniziativa organizzata da Odd Agency, il videomapping Al Qasr, promosso dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Fondazione Federico II.
A fare da filo conduttore della rappresentazione la vita di Santa Rosalia e in particolare come la sua presenza, nel palazzo come nella città, racconti i momenti più felici della storia di Palermo e del suo castello. «Con questo video-mapping, come negli altri nostri lavori, cerchiamo di valorizzare i monumenti sui quali proiettiamo – afferma Fabrizio Pedone di Odd Agency – offrendone, pure se in chiave artistica e non storiografica, una prospettiva diacronica, capace di far intravedere, grazie alla tecnologia, il passato che li riguarda e che ci riguarda tutti». E aggiunge: «L’idea è quella di legare la vita del Palazzo a quella della Patrona e quindi della città – continua Pedone -. Secondo la tradizione Rosalia Sinibaldi era ancella a palazzo durante il Regno di Ruggero II, quindi in uno dei momenti di maggiore splendore dell’edificio. La reggia cominciò invece a decadere subito dopo il periodo normanno per poi vivere nuovi fasti, con la costruzione del prospetto rinascimentale durante il periodo spagnolo, quando le spoglie della santa furono recuperate e Rosalia divenne la protettrice cittadina».
Il racconto prenderà vita sul prospetto rinascimentale dell’edificio, restituito alla sua funzione di ingresso monumentale al palazzo: «Ci è sembrato interessante rappresentare come da un rapporto equilibrato fra la città, il palazzo e la santa, dipenda il benessere di ciascuno. Ed è importante ribadirlo in un momento in cui l’edificio si apre simbolicamente ad una e all’altra, alla quale voltava da troppo tempo le spalle, aprendo il portone monumentale Vice Regio».
Un evento, questo, che rappresenta un’altra tappa del percorso di recupero della memoria storica che si arricchisce sempre più a Palermo: «Ovviamente speriamo, come tutti, che l’apertura del portone – conclude – serva a meglio inserire il palazzo nel percorso turistico cittadino, e che siano sempre di più le occasioni per offrire la possibilità di godere di un’offerta culturale il più possibile variegata e ricca di stimoli».