La notizia è stata data oggi da La Sicilia e La Repubblica e riguarda il subentro del presidente dell'Ars tra i deputati a Bruxelles. Un'esperienza che dovrebbe concludersi già a settembre, per fare posto al ragusano Innocenzo Leontini
Miccichè, europarlamentare dopo dimissioni di Pogliese Niente indennità, ma oltre 4mila euro mensili per spese
Un piede a sala d’Ercole e un piede a Bruxelles. Ma non per molto. La notizia, data dai quotidiani La Sicilia e La Repubblica, riguarda il subentro di Gianfranco Miccichè al parlamento europeo al posto del dimissionario Salvo Pogliese, eletto sindaco di Catania. Miccichè, nel 2014, fu il primo dei non eletti e lo scranno a Bruxelles gli spetta di diritto. Il commissario regionale di Forza Italia avrebbe potuto decidere fino alla settimana scorsa quale dei due incarichi tenere tra quello di parlamentare europeo e quello di presidente dell’Ars. Un’informazione che avrebbe dovuto comunicare entro il 20 agosto, ma così non è stato.
Dal canto suo, però, Miccichè ha fatto sapere di essere intenzionato a rassegnare le dimissioni da europarlamentare già in occasione della prima seduta utile, prevista per il 10 settembre. A prendere il suo posto dovrebbe essere il ragusano Innocenzo Leontini, secondo tra i non eletti. In questi mesi – ovvero da luglio in poi, quando Pogliese ha rassegnato le dimissioni – Miccichè non ha ricevuto indennità, ma ha percepito una somma pari a oltre quattromila euro per spese di segreteria, così come previsto dalla normativa che regola il parlamento di Bruxelles.