I carabinieri, grazie ad una telecamera, hanno scovato l'identità di uno dei tre soggetti che hanno picchiato Ezio Mannino per fatti non connessi alla sua vita politica. Due auto lo avrebbero aspettato sotto casa per poi far scattare il raid
Vicesindaco bastonato, c’è il nome di un aggressore A Paternò si stringe cerchio intorno autori pestaggio
È stato identificato da parte dei carabinieri della locale compagnia uno dei tre autori del pestaggio ai danni del vicesindaco di Paternò Ezio Mannino. Il fatto risale a venerdì mattina e ha suscitato molto clamore: Mannino è stato aggredito sotto casa sua, mentre stava per salire in auto. Uno dei tre presunti aggressori, ora denunciato a piede libero per lesioni, sarebbe stato identificato grazie alle immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza collocata all’esterno di un’abitazione di via Circonvallazione, non distante da via Altarino. I militari non hanno però rivelato nome e cognome, in quanto le indagini non sarebbero ancora concluse. Si deve ancora dare un volto, infatti, agli altri due componenti della gang che venerdì ha preso a schiaffi, pugni e anche a bastonate l’amministratore paternese che, a quanto sembra, prima di essere aggredito sarebbe stato minacciato. Gli altri due soggetti potrebbero non vivere a Paternò. L’aggressione, inoltre, non sarebbe legata all’attività amministrativa, ma a vicende della sfera personale della vittima.
Ezio Mannino, medicato all’ospedale di Paternò da escoriazioni varie ed ecchimosi, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Dai filmati pare che sulla scena dell’agguato siano giunte due auto: una si sarebbe fermata in mezzo alla strada, rallentando il traffico, mentre Mannino usciva di casa; dall’altro veicolo, invece, sarebbero scesi i tre aggressori. Mannino, tuttora assai scosso e turbato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Non si sa, quindi, se sia riuscito a riconoscere chi lo ha picchiato.
Gli attestati di solidarietà e condanna dell’accaduto, intanto, sono arrivati da tutte le forze politiche e anche da semplici cittadini. Così il presidente del consiglio Filippo Sambataro: «Chiedo a tutti di fermarci un momento e riflettere sul clima di intolleranza, violenza verbale e diffamatoria, spesso rivolta alla sfera personale e privata, adesso anche fisica, che la nostra comunità sta vivendo». Da parte sua il sindaco Nino Naso, in vacanza fuori città, ha parlato di «un atto vile e ingiustificato». Infine anche il sindaco di Catania, nonché sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, amico del vicesindaco aggredito, ha reso pubblico il suo pensiero: «La mia massima solidarietà e vicinanza all’uomo, al rappresentante istituzionale, ma soprattutto al fraterno amico Ezio Mannino. La vile aggressione da lui subita non può’ che essere condannata fermamente e confido nella professionalità’ delle forze dell’ordine che sapranno presto individuarne gli autori».