La decisione dopo le analisi effettuate dai tecnici dell'Azienda sanitaria provinciale. In tanti però avevano comunque deciso di non rispettare l'alt. «Nei tubi è stato trovato davvero di tutto. Si poteva organizzare un banchetto nuziale», ironizza il sindaco
Aci Castello, revocata ordinanza divieto balneazione Conduttura otturata da pannolini e scarti alimentari
Il nodo è stato sciolto e il divieto temporaneo di balneazione revocato. Tornerà quindi fruibile la porzione del lungomare di Aci Castello che nei giorni scorsi era finita al centro di una discussa ordinanza firmata dal sindaco castellese Filippo Drago. Costretto a imporre l’alt a bagnanti e turisti per un problema alla conduttura comunale. Ostruita con conseguenti scarichi di reflui a mare. L’allarme però sembrerebbe essere rientrato. Ieri sul posto si sono recati i tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale per prelevare alcuni campioni di acque. Dopo le analisi il risultato è stato trasmesso questa mattina al municipio.
«Si è trattata di un’ordinanza necessaria», commenta Drago. Parole collegate alle cause che avrebbero portato all’otturazione della condotta. «Dentro, mi hanno riferito i tecnici, è stato trovato di tutto. Numerosi pannolini ma anche tanti scarti alimentari come cozze, spaghetti e aragoste. Si sarebbe potuto organizzare un banchetto nuziale con quello che è stato recuperato». L’ordinanza firmata nei giorni scorsi aveva messo nero su bianco l’esistenza di un danno all’altezza di via Capparelli, lungo la condotta che riunisce le acque dell’impianto di sollevamento di via Gibuti. Le stesse che poi confluiscono nel punto di scarico di piazzetta Padre Pio.
«In realtà non avevo nemmeno visto il divieto di balneazione», racconta un uomo appena uscito dall’acqua questa mattina. Lungo il tratto di mare sono numerosi i cartelli, con relativa mappa, che imponevano di non fare il bagno. «L’acqua comunque sembra pulita ed è stata così durante tutta la mattinata», conclude. Poco più avanti, spostandosi verso un lido, c’è chi ha visto il divieto ma ha comunque deciso di ignorarlo anche nei giorni in cui l’ordinanza era vigente. «Siamo arrivati in Sicilia sabato e durante i giorni scorsi abbiamo sempre fatto il bagno», racconta una coppia di turisti arrivati da Bergamo.
Una copia dell’ordinanza è affissa anche nei vicini lidi ma la giornata di oggi sembra scorrere senza troppe preoccupazioni. E così in tutta la porzione interdetta dal sindaco per circa un chilometro e che si estendeva anche attorno all’isola dei Ciclopi. «In tanti sapevano del divieto – racconta una abituale cliente di uno stabilimento balneare – ma qui c’è sempre stata tanta gente». Nonostante la revoca dell’ordinanza Aci Castello e Aci Trezza da diversi anni devono comunque fare i conti con i problemi della pulizia delle acque per la presenza degli scarichi a mare. Come quello all’inizio del lungomare Galatea, bollato come «fortemente inquinato» dai risultati delle analisi di Goletta verde 2018, la campagna dell’associazione Legambiente per monitorare lo stato del mare. Criticità che potrebbero essere risolte con la nuova condotta fognaria, opera che però si confronta con i problemi della ditta che la sta realizzando.