Le immagini girate da un bagnante e segnalate a Legambiente mostrano un getto di colore scuro che si immette a riva. Qualcuno parla di «fogna a cielo aperto». Dal settore Ecologia del Comune assicurano che «i risultati delle analisi sono entro i limiti». Guarda il video
Playa, flusso di acqua melmosa finisce in mare «Parametri nella norma» alla foce del Forcile
«I parametri sono nella norma». Rispondono così dagli uffici comunali quando viene chiesto loro cosa è accaduto, lunedì mattina, alla Playa di Catania. Un video arrivato a Legambiente e inviato da un bagnante mostra una insenatura dalla quale proviene un getto continuo di acqua melmosa che si immette nel mare. Tra i commenti qualcuno parla di «fogna a cielo aperto» o di «liquami», con tanto di cattivo odore e di un bagnino che avrebbe invitato i bagnanti a uscire dall’acqua per via di un presunto sversamento di acque nere. In realtà, però, dovrebbe trattarsi della foce del torrente Forcile, ingrossata più del solito.
«Riceviamo spesso segnalazioni, anche anonime, che poi verifichiamo prima di farle nostre e segnalare agli enti competenti. Fra questi – spiega a MeridioNews la presidente di Legambiente Catania, Viola Sorbello – anche quello dell’altro ieri mattina girato lungo il litorale catanese». Oltre al video, alla sezione catanese dell’associazione ambientalista quella mattina sono arrivate anche diverse telefonate per segnalare la stessa vicenda. «Ci stiamo muovendo per informare di quanto accaduto gli enti competenti, a partire dall’amministrazione comunale. Abbiamo saputo dall’Asp – aggiunge Sorbello – che i parametri sono nella norma». Dato confermato anche dall’assessorato all’Ecologia del Comune di Catania. Insomma all’apparenza le sembianze erano quelle di acqua melmosa, scura, sporca ma non ci sarebbe stato nessun rischio o pericolo per chi vi si fosse immerso. «Infatti, nessuna comunicazione di sforamento dei limiti è arrivata a noi e, quindi, in tutta la zona non è stato emesso nessun divieto di balneazione», concludono dall’ente comunale.
Da uno degli stabilimenti balneari della zona della Playa spiegano che quello che si è verificato lo scorso lunedì non è un episodio isolato. «Quelli non sono liquidi di fogna ma acqua stagnante del canale Forcile che, in ogni caso, è stato giudicato entro i limiti sia da Goletta Verde che dalle analisi dell’Arpa che analizza con costanza questi tratti di costa». Che colore e odore dell’acqua non fossero piacevoli, secondo alcuni, potrebbe essere dovuto ad alghe e materiale organico provenienti dal torrente. Che, in ogni caso, dovrebbe essere sbarrato: Palazzo degli elefanti, con un provvedimento datato 21 maggio, ha aggiudicato alla ditta Si.Co edili srl il bando per i lavori necessari alla stagione balneare 2018. Tra i quali anche «la pulizia delle parti terminali dei canali e dei torrenti, la pulizia degli arenili e la formazione di cuscinetti di sabbia».
Perché però l’acqua si sia riversata in mare come si vede nel video non è chiaro: «Sia l’altroieri sia questa mattina gli operai hanno controllato il Forcile alla foce e non è risultato alcuno sversamento eccessivo – dichiara Fabio Finocchiaro, direttore del settore – L’unica ipotesi è che il livello dell’acqua abbia oltrepassato lo sbarramento minimale di sabbia». Nonostante negli ultimi giorni, però, non ci siano state particolari piogge. Se qualcosa è confluito nel torrente più a monte, non è dato saperlo. Di certo, di norma, quell’acqua non dovrebbe contenere liquami fognari: nel Forcile si dovrebbero raccogliere solo le acque bianche, cioè quelle piovane.