Il decesso è avvenuto martedì scorso. Marianna Bellia ha accusato dolori lancinanti poco dopo la fine dell'operazione. I familiari si sono rivolti a uno studio stragiudiziale. Nella ricostruzione dei legali l'ipotesi di un errore durante la terapia predisposta dai medici
Agrigento, 63enne con calcoli renali muore in ospedale Procura apre inchiesta, dubbi su intervento di drenaggio
La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 63 anni, deceduta all’ospedale San Giovanni Di Dio martedì scorso. La vittima, Marianna Bellia, si era presentata il giorno prima lamentando dolori all’addome. I medici hanno diagnosticato calcoli renali prevedendo un intervento di drenaggio. L’operazione, però, sarebbe andata male: la 63enne, infatti, dopo essere stata portata in camera avrebbe accusato improvvisi dolori. A quel punto – stando alla ricostruzione di Studio 3A, l’ufficio stragiudiziale a cui i familiari si sono rivolti dopo il decesso – il medico e gli infermieri avrebbero manifestato turbamento, intuendo che la situazione stava precipitando.
Inutili sono stati i tentativi di recuperare la situazione. Bellia è stata trasferita dal reparto Urologia a Rianimazione. Martedì scorso i medici hanno tentato un intervento di asportazione di un rene, per interrompere un’emorragia in corso, ma non è servito a nulla. La donna sarebbe deceduta in conseguenza a un attacco cardiaco, il terzo subito nel giro di poche ore. Titolare dell’inchiesta è la magistrata Emiliana Busto, che ha disposto l’autopsia. Gli esami verranno effettuati domani dal medico legale Giuseppe Ragazzi.
«I risultati dell’esame autoptico, che sarà effettuato presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio, saranno decisivi per stabilire le cause del decesso e se sussistano responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna», si legge in una nota dello Studio 3A.