In piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune di Palermo, si è tenuto il presidio dei 980 lavoratori del Coime, da mesi in attesa degli adeguamenti contrattuali e degli arretrati. Il coordinamento del Coime di Feneal Uil, Filca Cisl e Fgilla Cgil, assieme a una delegazione dei lavoratori, è stato ricevuto dal capo della segreteria […]
Coime, in 980 in protesta davanti al Comune
In piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune di Palermo, si è tenuto il presidio dei 980 lavoratori del Coime, da mesi in attesa degli adeguamenti contrattuali e degli arretrati. Il coordinamento del Coime di Feneal Uil, Filca Cisl e Fgilla Cgil, assieme a una delegazione dei lavoratori, è stato ricevuto dal capo della segreteria del sindaco, Diego Bellia. Durante il sit-in, scambio di battute tra i lavoratori e il sindaco Leoluca Orlando, prima del suo ingresso a palazzo delle Aquile. Il primo cittadino ha ribadito agli operai, che hanno espresso ad alta voce il loro malcontento, di essere in attesa dell’approvazione del bilancio di previsione 2018 per poter dare corso agli adeguamenti contrattuali previsti e agli arretrati.
«Abbiamo sottolineato che per continuare ad avere fiducia nel percorso avviato dall’amministrazione comunale serve un segnale netto. Non possiamo più dire ai lavoratori che i soldi arriveranno con l’approvazione del bilancio – hanno detto i segretari Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Franco Macaluso in rappresentanza di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo – Mercoledì scorso nel frattempo è stato approvato il nuovo contratto nazionale degli edili: abbiamo chiesto che ai lavoratori del Coime vengano applicate dal primo luglio le nuove tabelle contrattuali. In questo percorso bisogna inserire gli adeguamenti attesi dal 2015 a oggi. Questo sarebbe un segnale preciso in direzione del rispetto di quanto concordato a marzo scorso nella riunione col sindaco a villa Niscemi».
«In quell’occasione – continuano i sindacalisti – Orlando si era impegnato a definire i riallineamenti contrattuali, dovuti in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2015». I lavoratori continueranno nel frattempo a portare avanti le cause legali già avviate e procederanno sul fronte della vertenza sindacale. I sindacati degli edili hanno confermato il sit-in di domani alle 15 in piazza Pretoria per continuare la protesta.
(fonte: Ansa)