Tra i tre fermati dalla squadra mobile spicca il nome del parente del storico capomafia, ucciso a Palermo nel 1982 nel corso della cosiddetta «strage della circonvallazione», in cui persero la vita anche tre carabinieri e un civile
Librino, arresti per tentativo di «cavallo di ritorno» Tra di loro Francesco, il figlio del boss Alfio Ferlito
Nella serata del decorso 11 luglio, una persona segnalava il furto dell’autovettura Fiat 500 lasciata in sosta nella zona del centro cittadino. Nella tarda mattinata di ieri la vittima veniva invitata presso gli uffici della Squadra Mobile per formalizzare la denuncia e durante la stesura faceva riferimento ad alcune telefonate ricevute in cui veniva prospettata la possibilità di ottenere la restituzione del mezzo previo pagamento di una somma di denaro. In effetti, durante la permanenza negli uffici di Polizia, riceveva una ulteriore telefonata in cui l’ignoto interlocutore comunicava il prezzo da pagare (€ 800,00) per rientrare in possesso dell’auto, indicando una piazza del rione Librino quale luogo di incontro.
Predisposto un mirato servizio nel quartiere ad esito del quale il personale di questa Squadra Mobile – Sezione “Reati contro il Patrimonio e la P.A.” – Squadra Antiestorsioni bloccava i predetti Francesco Graziano Ferito, Giacomo e’ Domenico Agatino Cannavò che avevano appena ricevuto dalla vittima la somma di 800 euro. L’autovettura rubata, è stata restituita alla legittima proprietaria. Francesco Graziano Ferlito è figlio del noto boss catanese Alfio Ferlito, assassinato a Palermo in data 16.6.1982 – c.d. “strage della circonvallazione”. Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania – piazza Lanza.