Dopo la lieve deflagrazione di venerdì 25 maggio, di nuovo nell'area del Massimino torna a sentirsi il rumore di uno scoppio. Stessa ora, stesso punto e, apparentemente, stessa modalità. Sul posto, questa mattina, sono intervenute due volanti della questura di Catania. L'area è stata delimitata col nastro bianco e rosso. Guarda le foto
Cibali, un’altra esplosione di fronte allo stadio Ancora miccette fatte scoppiare in mattinata
«Stavolta il botto è stato meno forte, ma l’orario e il punto sono sempre gli stessi». Quella di stamattina è la seconda lieve esplosione in meno di una settimana di fronte allo stadio Angelo Massimino, nel quartiere Cibali di Catania. E, di nuovo, la testimonianza di chi frequenta la zona è uguale: il rumore di uno scoppio e un poco di fumo proveniente dal muro di cinta dell’impianto sportivo, poco al di là dei tornelli che separano gli ingressi della struttura. Il fatto è avvenuto questa mattina, ancora tra le otto e le nove, e sul posto sono arrivate due volanti inviate dalla questura etnea.
L’area è delimitata dal classico nastro di plastica bianco e rosso. Per terra sono rimasti pochi segni: qualche pezzo di cemento, un fogliettino di carta in parte bruciato e nient’altro. Una situazione del tutto simile a quella raccontata da questa testata lo scorso venerdì. In base a una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, si sarebbe trattato di nuovo di qualche miccetta – simile a quelle che si usano nel periodo natalizio e di Capodanno – lasciata esplodere a ridosso del cancello. Il 25 maggio, però, proprio lì di fronte c’era una macchina parcheggiata, che ha riportato qualche lieve danno a seguito dello scoppio.
Stavolta, l’area era completamente sgombra. Proprio sopra al punto della deflagrazione sono posizionate le telecamere di videosorveglianza del Massimino. Ma, secondo quanto si apprende, vengono accese soltanto in occasione delle partite di calcio e degli appuntamenti sportivi. Se fossero in attività anche in orario lavorativo, avrebbero di certo ripreso chi ha messo le miccette e le ha accese.
Nei giorni scorsi, anche per via di una testimonianza raccolta sul posto, si era pensato al gesto di vandalismo di alcuni ragazzi, visti allontanarsi rapidamente dal luogo in concomitanza con lo scoppio. Nella zona, a poche centinaia di metri di distanza, ci sono due scuole. In piazza Spedini si trova inoltre il comando della polizia municipale, mentre nell’edificio dello stadio sono ospitati diversi uffici comunali: da quello che si occupa delle sanatorie edilizie alla direzione Sport, passando per gli uffici tecnici municipali.