Dopo una regular season da protagonista e due trofei, la squadra vola a Firenze per conquistare uno scudetto che manca dalla stagione 2010-2011. Oggi iniziano i due quarti di finale: la vincente sfiderà le etnee domani pomeriggio. «Siamo consapevoli della nostra forza e di essere considerate la squadra da battere», commenta l'allenatrice Miceli
Ekipe Orizzonte, scattano le Final six per lo scudetto Allenatrice: «Pensare a noi stesse, passo dopo passo»
La Coppa Italia e la Fin cup sono già in bacheca, con il beffardo bronzo conquistato in Eurolega come promemoria dei costanti progressi della squadra anche in ambito continentale. Adesso, però, è arrivato il momento di aprire la caccia al traguardo che, da inizio stagione, rappresenta l’obiettivo principe dell’Ekipe Orizzonte Catania e della sua allenatrice Martina Miceli. L’appuntamento con lo scudetto, sfuggito lo scorso anno proprio nell’atto finale contro Plebiscito Padova, si rinnova in questa stagione con premesse differenti rispetto a dodici mesi fa: Catania arriva, infatti, all’appuntamento da favorita d’obbligo, dopo una stagione regolare giocata da dominatrice assoluta. Sono ben tredici i punti di vantaggio di capitan Arianna Garibotti e compagne sulle seconde in classifica e campionesse d’Italia in carica di Padova, con la Sis Roma lontana 18 punti e la Kally Milano distante, addirittura, di 22 lunghezze: un’eternità.
Questi numeri non bastano ad assicurare all’Ekipe Orizzonte la vittoria finale: le Final six sono un campionato a parte e, in una gara secca, le variabili che possono determinare l’esito delle gare sono molte. Coach Martina Miceli sta cercando di tenere sulle spine le ragazze, limando anche i minimi difetti. È successo così in occasione dell’ultima vittoria in campionato nel derby contro Messina: un netto 14-5, caratterizzato da un inizio lento e proseguito con due frazioni dove le etnee hanno spinto sull’acceleratore. A fine gara, Miceli ha sottolineato le lacune delle proprie giocatrici, nonostante il risultato a favore. «Abbiamo lavorato in palestra per continuare il nostro percorso di lavoro – spiega la coach – perché la sfida di oggi si presentava meno proibitiva di altre. Non mi è piaciuto l’atteggiamento di quasi tutte, ho visto le mie giocatrici troppo rilassate e ho notato un ritmo eccessivamente blando».
Gli spunti positivi, però, non mancano. «In vista delle Final four di Eurolega – ricorda Miceli dopo la partita con Messina – avevamo fatto una partita perfetta contro Milano e poi non è andata come ci auguravamo. Quindi va bene così, spero – ribadisce l’ex atleta azzurra – che l’aver giocato in questo modo prima delle finali scudetto sia di buon auspicio». Stasera via alle Final six con i due quarti di finale che coinvolgono le squadre classificatesi dal terzo al sesto posto nella regular season: alle 18:30 la Sis Roma allenata dall’ex Orizzonte Roberto Formiconi si incrocerà con Bogliasco Bene (chi passa il turno affronta Padova), mentre alle 20 la Kally Nc Milano scenderà in vasca contro Rapallo. Proprio la vincente di questa sfida giocherà la semifinale contro Catania, domani alle 18:30.
Le previsioni di Miceli su questa finale a sei sono chiare. «Roma e Padova, probabilmente, sono un po’ più avanti rispetto alle altre: le venete – ribadisce l’allenatrice – venderanno cara la pelle per difendere il titolo di campionesse d’Italia. In una partita secca, poi, può succedere di tutto, anche se noi siamo consapevoli della nostra forza e di essere considerate la squadra da battere». Un elemento, quest’ultimo, che va gestito al meglio per far sì che non diventi un peso. Il pensiero conclusivo di Miceli è rivolto poi alla Corri Catania di domenica 13 maggio, la corsa-camminata di solidarietà che è giunta alla sua decima edizione. «Non potremo essere presenti ma lo faremo idealmente con la testa e con il cuore – conclude – per dare il nostro sostegno a una iniziativa così sentita per la nostra città».