Francesco Balsamo (48 anni) ed Enrico Pizzuto (43 anni) sono ai domiciliari, mentre quattro persone sono state sottoposte all'obbligo di firma. È il cuore dell'operazione L'anno del gallo della squadra mobile ennese, su un presunto sistema di traffico di sostanze stupefacenti tra la città dell'elefante e l'entroterra siciliano
Enna, asse di rifornimento di droga con Catania Due arrestati tra Leonforte e il capoluogo etneo
Due persone sono state arrestate, mentre quattro sono state sottoposte all’obbligo di firma, con l’accusa di detenzione e spaccio di cocaina e marijuana. È questo il cuore dell’operazione L’anno del gallo, condotta dalla squadra mobile di Enna e dal commissariato di Leonforte, che ha svelato un presunto asse di rifornimento di droga fra Catania e la provincia di Enna. Ai domiciliari sono finiti Francesco Balsamo (48 anni, residente a Catania) ed Enrico Pizzuto (43 anni, residente a Leonforte). Obbligo di firma invece, per B. G., 28 anni; I. S. G., 34 anni; P. S., 35 anni; T. D., 27 anni.
Le ordinanze di custodia cautelare, eseguite insieme agli agenti catanesi, sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Caltanissetta su richiesta della procura. In base a quanto si apprende, sarebbero state accertate sia le fasi di approvvigionamento della droga sia la distribuzione tra i pusher per la vendita al dettaglio. Il gruppo si sarebbe servito anche di fiancheggiatori esterni e avrebbe re-investito subito, nell’acquisto di altre partite di sostanze stupefacenti, il denaro guadagnato dalla vendita della droga. Per cocaina e marijuana Pizzuto si sarebbe rivolto prevalentemente a Balsamo.
Francesco Balsamo, detto Cicaledda, era già finito in manette nel 2013 nell’ambito dell’operazione Nickname, così chiamata per via dei nomignoli che si davano tra loro i trafficanti. Anche in quella circostanza, l’operazione era stata condotta dagli investigatori di Caltanissetta, in tandem con i catanesi. In questa occasione sarebbero stati documentati diversi incontri, finalizzati al recupero crediti, da parte di Pizzuto nei confronti degli altri appartenenti al gruppo. I soldi sarebbero stati necessari per comprare altra droga.
Il 26 giugno 2016 il cittadino leonfortese era stato arrestato con un chilo di marijuana: secondo la ricostruzione avrebbe superato a velocità sostenuta un’automobile della polizia sulla autostrada A19, mentre guidava la sua Fiat Grande Punto bianca. Gli agenti lo avrebbero riconosciuto e si sarebbero insospettiti: lo hanno bloccato all’uscita dello svincolo Mulinello. Lì l’uomo avrebbe tentato di gettare dal finestrino due buste contenenti 1080 grammi di erba.