Nato grazie alla compagnia di danza Muxarte e con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello, il festival giunge quest'anno alla sua seconda edizione e coinvolge diverse realtà cittadine: dalle scuole di danza al liceo coreutico fino all'Accademia di belle arti, per creare un dialogo virtuoso
ConFormazioni, al via festival di danza contemporanea «C’è l’esigenza di creare dibattito su questa disciplina»
Dodici spettacoli in due diversi luoghi per quattro giorni, dal 26 al 29 aprile, quattro workshop per gli addetti ai lavori e una performance sulle scalinate del Teatro Massimo, diversi incontri e la presentazione di un libro. Sono i numeri di ConFormazioni, che vuole fare sintesi attorno alla danza contemporanea nel Sud Italia attraverso diverse chiavi di lettura, e proprio per questo si definisce un festival di danza e linguaggi contemporanei, perché il corpo quando si fa arte in movimento è capace di avere diverse forme. Un bel modo di elogiare una delle discipline più rigide, sinuose e belle proprio nella Giornata mondiale della danza che sarà il 29 aprile.
Le sedi scelte per questa seconda edizione saranno tre: Palazzo Riso, sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (che nei giorni del festival proporrà agli spettatori biglietti a un prezzo ridotto per le mostre in corso, così da poter fruire ad un prezzo accessibile sia degli spettacoli che delle esposizioni), il Piccolo Teatro Patafisico, suggestivo spazio situato all’interno di un padiglione dell’ex-Manicomio di Palermo, struttura recuperata e interamente restaurata, e l’ex Noviziato dei Crociferi, splendido complesso architettonico del XVII secolo, che ospiterà i workshop che si protrarranno per tutti e quattro i giorni del festival.
ConFormazioni nasce grazie alla compagnia di danza palermitana Muxarte, con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello, e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e della Fondazione Sant’Elia, con la collaborazione del Teatro Biondo di Palermo. Il festival nasce dall’esigenza di mettere a sistema tutte le realtà che gravitano attorno a questo mondo e per farle dialogare. «Al sud non abbiamo festival di danza contemporanea – spiega Muscarello -. Era un mio desiderio quello di portare l’attenzione sulla danza qui a Palermo. La città è sempre stata pronta per ospitare una manifestazione così e spero duri nel tempo e diventi un punto di riferimento in Italia. L’ambizione è quella di aprire il festival a compagnie europee e, perché no, anche al mondo. Già quest’anno abbiamo due compagnie francesi e un danzatore spagnolo».
In programma anche un evento urbano che coinvolgerà spettatori occasionali sulla scalinata del Teatro Massimo, con un’istallazione corporea dal titolo Sorgente di Franca Ferrari (giovedì 26 aprile dalle 15 alle 18), presentata nell’ottobre 2013 al museo MAMbo di Bologna in occasione della IX edizione della Giornata del contemporaneo, e nel novembre 2016 alla Triennale di Milano nell’ambito del festival Più che danza.
Per quattro giorni Palermo oltre ad essere capitale della Cultura sarà anche capitale della danza contemporanea. «Una memoria – tema di questa edizione – corporea, ci siamo chiesti come conservare una memoria corporea dalla tecnica legata alla danza classica fino alle declinazioni dei corpi contemporanei – aggiunge Muscarello, danzatore e coreografo -. La memoria come bagaglio che va trasmesso ai giovani. Speriamo vada bene questa edizione, noi vorremmo creare confronti e dibattiti attorno alla danza, abbiamo chiesto alle scuole storiche della città di partecipare, abbiamo coinvolto il liceo coreutico Regina Margherita e anche l’Accademia di belle arti, vorremmo creare un bel dialogo che unisca e metta insieme vari pezzi».
Sono previsti due incontri: il primo, Memoria e trasmissione, è a cura di Roberto Giambrone con il prezioso intervento di Alessandro Pontremoli dell’Università di Torino. Si svolgerà al Teatro Biondo ed è pensato soprattutto per gli studenti del liceo coreutico, per le scuole d’arte e per i giovani danzatori. Costituirà una valida occasione di confronto, studio e approfondimento di pratiche e strumenti del sistema danza. I partecipanti avranno la possibilità di arricchire il proprio bagaglio formativo, sia creativo che tecnico all’interno di un contesto che consentirà agli artisti e agli operatori culturali di incontrarsi con studiosi come Pontremoli e Giambrone per condividere visioni e percorsi.
Il secondo incontro/laboratorio, all’ex Noviziato dei Crociferi, sarà tenuto da Roberto Zappalà, che parlerà del suo Omnia Corpora, una riflessione coreografica e concettuale che si spinge verso l’indagine del corpo. Un focus sul lavoro del coreografo siciliano che avrà una dimostrazione pratica aperta a tutti. Saranno presenti anche importanti direttori artistici di altri festival. Tra questi Roberta Nicolai (Teatri Di Vetro) e Angela Fumarola (Armunia Festival), figure di spicco per creare nuove sinergie e nello stesso tempo avere la possibilità di confrontarsi con autorevoli operatori, offrendo alle compagnie ospitate la possibilità di circuitazione. ConFormazioni quindi, sarà anche una vetrina per le giovani compagnie.
PROGRAMMA COMPLETO DEI QUATTRO GIORNI