La polizia ha eseguito 11 misure cautelari. A capo del gruppo Salvatore Regina, fratello di due pregiudicati per mafia. Suo socio nella coltivazione dello stupefacente è Giuseppe Galatioto, detto Joe l'Americano. Tra gli episodi bloccati: un incendio al Baglio Rakali e quello a due auto di un finanziere, richiesto da suoi parenti. Guarda le foto
Una banda criminale tra Alcamo e Castellammare Piantagioni di marijuana e intimidazioni su richiesta
Una banda criminale impegnata in estorsioni, incendi e danneggiamenti su commissione (anche a un finanziere in pensione), e coltivazione di droga, è stata sgominata dalla polizia di Alcamo: sono undici i provvedimenti cautelari. Il gruppo era guidato da Salvatore Regina, fratello di due pregiudicati attualmente in carcere per mafia, Stefano e Giorgio. Un’altra vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, Giuseppe Galatioto – già sottoposto a sorveglianza speciale per mafia e conosciuto a Castellammare del Golfo come Joe l’Americano per sua lunga permanenza negli Stati Uniti dove ha preso anche la cittadinanza – è entrato in affari con Regina per la coltivazione di due grandi piantagioni di marijuana, scoperte la scorsa estate.
Il capo della banda, Regina, avrebbe messo in atto i suoi piani anche grazie ad alcuni cittadini rumeni, pure loro colpiti da misura cautelare. Tra gli episodi contestati c’è il tentato furto nell’abitazione di Giacomo Indelicato, in contrada Cutusio, nell’agro di Marsala; l’estorsione a danno di Gianfranco Turano, inteso «u cani», per il recupero di un credito derivato dalla vendita di sostanze stupefacenti; l’organizzazione di un furto in un’abitazione di Carini, vicino al centro commerciale Poseidon. Alla banda si sarebbero rivolti anche alcuni parenti di un militare della Guardia di Finanza in pensione che, per dissidi familiari, avrebbero chiesto di arrecare un danno al finanziere. La polizia, che stava intercettando gli indagati, è riuscita a scoprire e a bloccare il piano per incendiare due auto del militare.
Sempre grazie alle intercettazioni, gli agenti del commissariato di Alcamo hanno sventato un altro atto intimidatorio, stavolta a danno di un imprenditore di Partinico, Giuseppe Speciale, socio della Rakali srl proprietaria del Baglio Rakali, agriturismo e sala ricevimenti nelle campagne di Partinico, in contrada Billemi. Gli investigatori hanno fermato il furgone su cui la banda aveva caricato il liquido infiammabile e numerosi pneumatici utili alla propagazione delle fiamme, riuscendo a evitare il rogo. Da chiarire le cause dell’intimidazione: l’imprenditore Speciale, che gli agenti devono ancora sentire, sarebbe stato all’oscuro di tutto. Gli investigatori ritengono che dietro il piano ci sia un mandante, ma non è chiaro perché un simile atto in territorio di Partinico sia stato affidato a soggetti provenienti da Alcamo.
Regina è entrato in società con Galatioto per quanto riguarda la coltivazione di marijuana. Il rapporto tra i due sarebbe nato dalla comune passione per le armi. Galatioto, poi, avrebbe messo a disposizione i suoi appezzamenti di terreni, nelle campagne tra le montagne di Castellammare del Golfo, per realizzare le piantagioni. Quest’ultimo non ha precedenti penali per mafia, ma in passato è stato sottoposto a sorveglianza speciale, in quanto soggetto ritenuto vicino alla famiglia di Castellammare. In particolare, avrebbe favorito gli interessi di Agostino Lentini, killer di Cosa Nostra arrestato la scorsa estate. Anche Galatioto è finito in manette lo scorso luglio, quando la polizia ha scoperto la coltivazione di stupefacente, curata insieme a Gaspare Stabile, oltre che a Salvatore Regina, Gaetano Regina e Salvatore Sclafani. In quell’occasione sono state trovate anche delle armi: un fucile a pompa ed uno a ricarica automatica di fabbricazione statunitense.
Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di trasporto, detenzione e cessioni di sostanze stupefacenti, marijuana e cocaina; coltivazione di marijuana; detenzione illecita di armi alterate e munizioni; estorsione aggravata; tentato furto in abitazione e ricettazione; tentato incendio in pregiudizio di un imprenditore partinicense; favoreggiamento personale. I nomi dei soggetti colpiti da misura cautelare (a cui si aggiungono altri cinque indagati):
Salvatore Regina, 58 anni
Flavius Gabriel Abuhnoaie
Rosa Castro
Constantin Florin Dumitru
Othmane Ihab
Gaetano Regina
Salvatore Regina, 39 anni
Salvatore Sclafani
Daniel Vasile Suna
Antonino Virgadamo
Anna Maria Virgadamo